Di Massimo Tivoli: Racconto introspettivo e misterioso. Il finale mi ha spiazzato. Pensavo di aver compreso, invece penso che alla fine non ho saputo cogliere pienamente la vicenda. Francamente non ho saputo dargli un'unica interpretazione. La prima parte è chiara, sono le riflessioni di una persona anziana/vecchia. Sono riflessioni intense che parlano del desiderio di reagire a questo nuovo stato della vita. Insomma, avere la forza di non mettere i piedi nella tomba prima del tempo e vivere gli ultimi giorni consapevoli che non si è più giovani, ma si è comunque vivi e per certi versi migliori, più esperti. La prima parte mi fa pensare ad un incontro con una persona amata, come a voler dire l'amore non ha età. Ma la fine mi ha spiazzato. Anche quell'aggettivo, imponderabile. Il tutto, visto insieme, mi suggerisce qualcosa che con alta probabilità è completamente fuori dal messaggio dell'autore o dalle molteplici interpretazioni che si possono dare al racconto. Non so spiegare bene perché', ma in una possibile interpretazione, per me, Lei è la morte, sebbene consapevole che questa interpretazione cozzerebbe con la prima parte. Non sto criticando il racconto, anzi. Mi è piaciuto, tanto da farmi riflettere e avrei tanto voluto coglierne a pieno il senso. Spero che la recensione sia utile all'autore per pensare a una versione che veicoli il messaggio in maniera un po' più univoca.