Elenenco delle opere (16) relazionate dal tag "OSPEDALE"

descrizione: Sono Roberta, mamma di un ragazzino gravemente disabile, protagonista del libro. La storia che lo riguarda tratta della sua malattia sconosciuta e del nostro quotidiano sofferto e tribolato accanto a lui, ma anche di una fede riscoperta e rinnovata.
#amica(17) #bambino(88) #dio(50) #don orione(1) #fede(12) #madonna(10) #ospedale(16) #preghiera(10) #speranza(105) #suore(2) #amore(593)

descrizione: Peter Pan è stato scritto in mille parole per partecipare alla terza GARA di scrittura creativa organizzata da BraviAutori. L'immagine è di Bonnie alla quale vanno i miei ringraziamenti!
incipit: Peter ha gli occhi secchi, è sdraiato sopra un letto, immobile. Sogna immagini in bianco e nero, luoghi sconosciuti si alternano a figure sfocate. Le percezioni sono improvvise, repentine, casuali. Il viaggio onirico si ferma in una camera, ora la scena è nitida. Peter è seduto a terra, ha le gambe incrociate. La finestra della stanza è chiusa, le persiane accostate. Un raggio di sole penetra tra le fessure, rimbalza su una vecchia radio cromata e colpisce un cesto...
#ispettore(12) #luna park(2) #ospedale(16) #rapimento(6) #giocattoli(4)

incipit: La sera, rimbecillita dalla calura, s'era ormai decisa a stravaccarsi sul terreno dell'anzianotta contea di M*****, dove la cenere dei morti istruiva la polvere delle strade sul da farsi, ed ebbra d'invincibile indolenza, senza neanche rendersene gran conto, lasciava che le ombre, prive dei con-trolli di rito, si adagiassero al suolo come - svogliate anch'esse - onde stracche.

descrizione: Non importa quanto la tecnologia possa avanzare, i genitori saranno sempre in pena per qualunque cosa accada ai loro figli. Questo racconto è risultato secondo in Gara 37!
incipit: «Silenzio, per cortesia». Il sussurro dell'infermiera fece acquietare i visitatori della stanza 32.
#genitori(6) #nebulosa(1) #ospedale(16) #stazione spaziale(3)

incipit: Freddo interiore, preoccupazione. Ritaglio di vita. La mia.
#freddo(17) #operazione(2) #ospedale(16) #vita(210) #interventi(1)

descrizione: Racconto breve di Gara 28 il cui tema la notte.
incipit: Michele stava seduto aspettando, in preda a una forte ansia. Avrebbe voluto fumare, ma non poteva. Nelle sale d'aspetto degli ospedali non era più consentito

descrizione: Un incidente grave, il risveglio, un fratello
incipit: Apro gli occhi con fatica, non riesco bene a mettere a fuoco la vista nella penombra. Sento delle voci lontane, sono troppo stanco. Mi addormento esausto. Sogno qualcosa di indefinito, un cerchio intorno a me di volti sconosciuti che mi guardano dietro spessi occhiali o folte sopracciglia. Non riesco a muovermi, mentre costoro confabulano e bisbigliano sempre più fittamente. Percepisco una presenza rassicurante, non la vedo, ma sento che è al mio fianco. Non so chi sia...
#coma(3) #gemelli(6) #medicina(8) #ospedale(16) #risveglio(15) #fratelli(10)

descrizione: Un letto d'ospedale ed un paziente molto, molto particolare...leggere il finale per provare a dire "Io l'avevo indovinato!!!"
incipit: La penombra avvolge il letto d’ospedale nella clinica svizzera in cui il vecchio uomo sta morendo. E’ ormai completamente calvo, anche a causa della chemioterapia che sta facendo in dosi sempre più massicce.

descrizione: A seguito di una breve permanenza in ospedale durante le feste di Natale, è nata questa poesia, nella quale ho cercato di avvicinarmi alla dimensione del sacro.
incipit: Volti, voci si incrociano, rasentando il silenzio del dolore sedato, la sorte ha già gettato i suoi dadi, troppo presto o troppo tardi l'ago è entrato nella carne, un vetro infrangibile divide presente e passato. Lentamente si spegne il brusio, giornali ormai vecchi cadono, il tempo dell'attesa è consumato, la festa si trascina fuori su gambe indolenzite e incerte.
#natale(62) #cristianesimo(2) #ospedale(16) #sacro(8)

descrizione: È, questo, un racconto che tratta delle 'avventure' di alcuni bambini appassionati della omonima serie televisiva. Il contesto nel quale è ambientato ‘Sono tornati i Braccialetti Rossi’, è quello della Pediatria dell'ospedale Bellaria di Bologna.
incipit: Le giornate nascono come i rami. O dritte o storte. A che albero appartenesse il tipo che stava facendo perdere tempo e pazienza ai clienti dell'autogrill, non si riusciva a capirlo. Era lì, davanti alla cassa a dare delle indiciate, con quel dito che pareva voler trapassare la camicia dello sfortunato barista. La cassiera, con i gomiti poggiati e le mani che le sostenevano la faccia, attendeva con rassegnazione che succedesse qualcosa. Che qualcuno sbloccasse quella mattinata iniziata male.
#bellaria(1) #braccialetti rossi(1) #ospedale(16) #pediatria(1)

descrizione: Chi lavora di notte sa che a volte il turno potrebbe essere estenuante, come quello della dottoressa Greco.
incipit: Cornelia si stava preparando per il suo pomeriggio di relax. Doccia bollente, pigiama senza intimo, e un barattolo da un chilogrammo di gelato alle nocciole. Con in pugno il cucchiaio e il telecomando, la donna si fiondò sul divano. La libreria del programma di streaming era zeppa di film e serie TV, che attendevano solo di essere divorate. Cornelia scorreva la lista ...


incipit: La Lombardia geme ed è in ginocchio
#morti(3) #ospedali(16) #squallide figure(1) #lombardia(2)

descrizione: Un giallo all'interno di un ospedale, un detective privato che prova a riannodare una storia sfilacciata fra vari spezzoni
incipit: Dopo venti minuti di pellegrinaggio fra un piano e l’altro arrivo all’ufficio del dottor Bortoluzzi; busso, entro e dico: “Sono il detective …”.
#detective(2) #droga(11) #giallo(7) #ospedale(16)
descrizione: Un racconto ai tempi del coronavirus, ma soprattutto un sentito e inadeguato omaggio al film “Persona” di Ingmar Bergman e alla bellissima Liv Ullmann.
incipit: Andrà tutto bene… ero quieto da non poterne più del leitmotiv. Ero già nel vortice del bianco e nero della quarantena, con le gradazioni di quei colori appiattiti dalla bruma quando cala fitta addosso all’uomo, quando si fa tacere l’urlo del lutto. Da giorni tossivo per minuti interi, poi per ore niente, perché probabilmente stava risolvendosi. No, tossivo ancora, respiravo male, ragionavo peggio.
#cinema(8) #coronavirus(16) #ospedale(16) #teatro(6) #bergman(1)
incipit: Il randagio si avvicinò lasciando le sue impronte sulla neve fresca, si fermò felpato e plastico a tre metri da lei, la guardò come chi firma un armistizio col nemico e si infilò dentro il cartone per scaldarsi. Pur sorpresa lo lasciò fare e si limitò, infilandola in una larga tasca, a salvare dagli artigli la sua bambola col vestitino color pesca e macchie d’olio, con le trecce di lana biondo infeltrite, con gli occhi di plastica che una volta erano stati azzurri come quelli di Aurora.
Questo indirizzo email è protetto dagli spam.
Attiva JavaScript per vederlo. eventuali termini o contenuti illeciti, scurrili o errati che potrebbero essere sfuggiti al controllo degli Autori o dello Staff.