Taranto Bologna solo andata

Un'agghiacciante storia che, credo per davvero, possa sconvolgere molto il lettore, dato l'argomento, inaspettatamente violento, a eccezione della parte iniziale, arrivando all'estremo con una terrificante conclusione, per i protagonisti coinvolti. "Unici superstiti, che all'appello mancavano, tre uomini e il corpo di Matt". Inquieta, il dipanarsi dell'intero scenario, ove presenti sono anche i temi dell'amore, con Anna e Mario abbracciati, sino al nefasto destino, e della spietata, assurda strage di vittime innocenti, scatenata da istinti incontrollati da parte dei relativi guerrafondai. Impressionante la capacità di reggere la narrazione, senza sbavature, raccontando la follia di uomini, sentimenti e gesti concitati. Si dedurrebbe, uno stile sicuro e lucido, capace di sondare gli abissi e di descrivere anche stati d'animo e ghirigori mentali. Sì, veramente grottesco, come catalogato nel genere, nel senso di paradossale, innaturale e inspiegabile, a livello di umana accettazione verso episodi, non sempre così lontani dai fatti di cronaca accaduti in ogni angolo del pianeta.

Ciao! Prima di tutto ti chiedo scusa perché il mio commento potrebbe apparire troppo severo. Io ti rispetto come autore e vorrei solo essere sincera, sai bene che non sono un critico letterario, e questa non è altro che una mia opinione su questo testo.
Si tratta di un racconto che si può definire solo grottesco. Si ha la sensazione che tu l'abbia scritto con un certo distacco, come se stessi riferendo un incubo che non puoi controllare. I personaggi cattivi sono simili a macchiette, il protagonista è un’ameba di ventitré anni che si fa fare la valigia dalla madre, che risponde male alla famiglia, si fa inebetire per un po’ di sesso e vorrebbe fare una morte da eroe. Le atmosfere, i fatti sembrano buttati lì per stare insieme in una storia che finisce per essere così assurda da non avere nemmeno un minimo di credibilità.
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