Un passato oscuro

Una bellissima modella racconta le sue oscure origini e soprattutto il trauma che ha dovuto provare vedendosi trasformata da salamandra in bellissima donna. Un raccontino fantastico niente male. L'interessante è che il capovolgimento della situazione avviene all'inizio (non in modo fulminante, nel finale, come nel mitico "la sentinella" di Brown). Tuttavia la sorpresa si costruisce cammin facendo e alla fine, la rivelazione, offre tutto il suo sconvolgente significato.

Un racconto gradevole e abbastanza sorprendente, costruito sul tema delle "metamorfosi" di cui i miti greci abbondano e narrate in modo poetico anche dal nostro poeta latino Ovidio. Una metamorfosi da un passato "oscuro" a un presente folgorante.
Quello che colpisce in questa storia non è tanto la trasformazione della salamandra in una splendida fanciulla che diventerà una famosa modella, quanto le riflessioni logiche e le reazioni emotive che la creatura animale manifesta nel corso del suo cambiamento prima di assumere le sembianze definitive di una donna. Sono i pensieri e le emozioni di un essere umano, è la salamndra che pensa e descrive come fa un essere umano, e non il contrario come sarebbe sembrato più congruo. Per cui la trovata orginale di questa dimensione rovesciata rivela una certa incongreunza logica che però, in un racconto surreale, non disturba più di tanto.
Buono l'impianto narrativo e semantico.

Alla faccia dell'oscuro passato! Mi ha molto divertito il tono con cui è raccontata questa assurda biografia, ho immaginato la modella davanti ai microfoni, in un talk show, che sorrideva ai flash e sottolineava le parole con movimenti di polso imbraccialettato, mentre il pubblico si beveva ogni panzana. Al di là di questo raccontino in cui le sensazioni di Aglaja sono così ben narrate, ho pensato con un po' di cinismo allo scoop che fa sempre glamour. Il punto che amo di più è quando la povera salamandra si vede spuntare lato A e lato B e si chiede che cosa ne farà mai. Beata innocenza.