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"Vagabondi di polvere - Mariella Vallesi".
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Una raccolta di testi molto interessante. C'è indubbiamente molta originalità sia nello stile di scrittura che nella scelta e nella varietà di temi e contenuti. Le parti narrative sono divise da un componimento poetico "Vagabondi di polvere" che compendia in sè, attraverso il riferimento agli Indiani e alla filosofia orientale, il messaggio principale dell'autrice che si interroga sul senso dell'esistenza e sulla ricerca della saggezza che dia una risposta ai mali del mondo. I racconti partono da una serie di leggere e umoristiche riflessioni sul ferro da stiro e sulla sua funzione, per proseguire con la favola della pecora nera,poi la descrizione di un'esperienza di volo, il racconto di una storia d'amore,i complessi di un'adolescente che soffre perchè non le piacciono il suo naso e le sue gambe, ancora la capacità di trovare come recuperare un contatto con i bambini per mezzo di piccoli doni, il resonconto di un viaggio a Santiago,per concludere con il testo finale che, sulla base di una "leopardiana memoria"ma con un atteggiamento molto positivo, argomenta sulla natura e sul senso della propria vita "nella natura stessa". Si evince in tutte le narrazioni una capacità eccellente di coniugare leggerezza e riflessione,di trovare un "filo rosso" fra le comuni vicende della vita quotidiana e i grandi temi universali della vita umana che scorre e si evolve donandoci ogni giorno dei lampi di riflessione pensosa che trascende le piccole cose per avvicinarci, con un sorriso a metà fra ironia e ottimismo, alla ragione profonda di questo viaggio che gli uomini come "vagabondi di polvere" compiono alla ricerca di se stessi.
"Vagabondi di polvere" potrebbe essere il materiale di un libro, anche se a volte si nota un po' di discontinuità contenutistica. La ricerca espressiva e lo stile personale fanno invece da perfetto collante. I racconti sono tenuti insieme da un congruo umorismo, che in qualche passaggio appare addirittura esilarante. Sono divertenti, si leggono con gusto. Il testo poetico potrebbe essere paragonato a una suite o a una rapsodia musicale: vari temi si intrecciano, nascono uno dall'altro con dei versi (appunto rapsodici)che presentano un gioco di parole, di rime, di cadenze che a tratti appare affascinante. Più debole mi pare la cronaca di viaggio, ma forse dovrei rileggerla. Buon lavoro, frutto di una autrice che ci sa fare.
Assai interessanti, piacevoli e stimolanti per la mente del lettore, appaiono gli scritti dell'autrice, materiale adatto per la creazione d'un pubblico libro. Abbondante originalità pervade, sia lo stile di scrittura sia la scelta dei temi trattati. Inoltre, i contenuti spaziano da concetti semplici sino alla conclusione di riflessioni, edificanti e curiose. Vagabondi di polvere raccoglie in sé il riferimento agli Indiani e alla filosofia orientale, coniugandosi all'intrinseco messaggio principale della scrittrice, la quale si interroga sul senso dell'esistenza e sulla ricerca di una saggezza, utilissima, come risposta ai mali del mondo. I racconti partono da una serie di umoristiche riflessioni sul ferro da stiro e sulla sua funzione, incorporata dall'oggetto, per proseguire con la favola della pecora nera e avanzare, poi, con la descrizione di un'esperienza di volo. E ancora, il racconto di una storia d'amore, i complessi di un'adolescente che soffre perché esteticamente non accetta il suo naso e le sue gambe; la capacità di trovare come recuperare un contatto con i bimbi per mezzo di piccoli doni, la sintesi di un viaggio a Santiago, per arrivare al testo finale che ragiona sulla natura e sul senso della vita stessa di una memoria condizionata da un costruttivo atteggiamento verso le cose. Si evince un'abilità eccellente nel coniugare spensieratezza, leggerezza e riflessione, trovando un collante fra le comuni vicende della vita quotidiana e i grandi temi universali della vita umana che scorre, si evolve, donandoci quei lampi di riflessione pensosa, necessari alla comprensione delle piccole cose, le quali, nel loro esistere, similmente entrano, come "vagabondi di polvere", nel viaggio alla ricerca di sé stessi.
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