♦PITTORE CONTEMPORANEO PAESAGGISTICA♦
Giuseppe Mancuso nasce a Sarno (SA) il 31 gennaio 1946 e, sin da giovanissimo, si interessa di arte e pittura.
L'area collinare che circonda il suo paese, i cortili, gli ulivi contorti, le mura sbucciate e le case isolate dove il sole brucia, attraggono da subito il
Mancuso alla Pittura paesaggista.
Scrive il Dottor Tralongo in catalogo:”L'artista, pur ispirandosi alla realtà contemporanea, riesce a dare alle sue opere la sensazione di una aleggiante
quiete solenne e composta che ci riporta, con la fantasia, ai mondi di favola della nostra infanzia ancora non contaminata dall'avvento della nostra
irragionevole-ragione emarginatrice di ogni idealistico sogno.”
La sua passione per la pittura lo porta a fondare l' Associazione Arte e Cultura "I PITTORI DI PIAZZA GRASSI" dove ancora oggi insegna e trasmette
ai suoi allievi la poesia della pittura.
1971 – TRIESTE Sala d'arte Moderna “RUSSO” - Mostra Personale
1974 – TRIESTE Sala Comunale d'Arte - Mostra Personale
1975 – TRIESTE Galleria d'Arte Sant'Elena - Mostra Personale
1976 – ROMA "Midas Palace Hotel" - Mostra Personale
1977 – ROMA "Centro Artistico IL TEMERARIO"
1978 – ROMA "Premio Bernini" IV° Biennale Romana d'Arte
1980 – ROMA "Premio Michelangelo Città di Roma 1° biennale"
1980 – OSTIA LIDO "3° Biennale Internazionale d'Arte e CUltura"
1980 – SARNO (SA) "Bottega d'Arte Crespi" Mostra Personale"
1981 – ROMA "Lady's Fur sfilata di moda" - Mostra Personale
1982 – ROMA "Palazzo Barberini" - Mostra Personale
1983 -PARIGI “Centro Internazionale d'Arte “Le Salon Des Nation”
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ambientale dove il silenzio dell'uomo sovrasta la legge stessa delle cose. Ogni tela somiglia a un invito a meglio conoscere la realtà della plaga sarnese
ed il Mancuso pare esprimere tutto il disagio verso la città che si stà disumanizzando ed il bisogno di una fuga alla ricerca di luoghi in cui sia possibile
ritrovare questa perduta dimensione umana.>>
Dott. Pumpo
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La rappresentazione rimane così imperniata su precise indicazioni narrative, fornendo tuttavia allo stesso tempo una liberazione ideale
dell'osservatore, autorizzato a sognare cieli azzurri ed erba soffice da calpestare.>>
Dott. Milic
Per leggere altre critiche: http://www.pittorisinasce.it