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Jormungaard

"Se potessi sentire i miei silenzi, udiresti il fragore dei miei pensieri."

 

CHI SONO ?

Già, bella domanda !
Posso dire di avere avuto i natali nella landa milanese in un pomeriggio d’autunno nell’anno di grazia millenovecentoequalchecosa, ma dopo circa un decennio di spensieratezza trascorso in quella terra di mezzo mi sono ritrovato, mio malgrado, non in una selva oscura ma bensì nelle solari terre pugliesi laddove nebbia e neve sono termini sconosciuti.
Cresciuto con il mito dei robottoni giapponesi anni ’70/’80 e dei fumetti Marvel (ah, beata gioventù !), mi sono in seguito interessato anche allo studio dell’astronomia che mi ha permesso di viaggiare in lungo e in largo nell’universo alla velocità del pensiero e dell’immaginazione. Così, dopo anni trascorsi a documentarmi di stelle e di galassie, di spazio-tempo e di gravitazione ho potuto finalmente realizzare la seguente equazione che ha definitivamente chiuso il mio cerchio culturale: cartoni animati + fumetti + astronomia = fantascienza.

 

 

LEGGERE LA FANTASCIENZA

Ho praticamente iniziato a leggere libri di fantascienza nel momento in cui sono diventato abbastanza grande da non guardare più i cartoni animati (non è vero, li guardo tutt’ora) e quando i fumetti Marvel sparirono dalle edicole per qualche anno. Il mio primo libro, anzi la serie, fu il Ciclo della Fondazione di Isaac Asimov e da quel momento la mia vita non fu più la stessa. Totalmente coinvolto da quella meravigliosa epopea galattica trascorsi un periodo in cui non leggevo altro che libri di Asimov, in pochi mesi mi procurai quasi tutta la sua bibliografia di fantascienza, i racconti di Lucky Starr, tutti i suoi robot e le raccolte a lui dedicate; per poco non diventai azionista onorario della Feltrinelli visto ciò che ci avevo speso in libri. La morte di Asimov, nel ’92, fu ovviamente un pugno nello stomaco che costrinse purtroppo a dirottare i miei interessi anche verso altri autori.
Sinceramente non riuscii ad appassionarmi a qualcuno in particolare finché, causa un treno ritardatario in stazione, comprai dall’edicola il libro
Il gioco dei Vor di Lois McMaster Bujold che ebbe lo stesso effetto cascata avuto con i libri di Asimov e fu così che la Feltrinelli poté apprezzare nuovamente le mie visite periodiche.
Nonostante questi due autori rimangano gli unici di cui abbia letto tutte le loro opere anche autori come Poul Anderson, Clifford Simak, Robert Sawyer e molti altri hanno il loro posto nella mia libreria personale.

 

 

SCRIVERE LA FANTASCIENZA

Mi sono cimentato per la prima volta in un racconto di fantascienza quando avevo diciannove anni, durante il periodo universitario. Si intitolava Ritorno alla Terra, certamente non avrebbe mai vinto il Premio Hugo ma mi fu utile per capire che per scrivere qualcosa che abbia un pò di credibilità, anche se si parla di fantascienza, bisogna prima documentarsi e compiere molte ricerche. In effetti quello che mi rallenta sempre nella stesura di un racconto è proprio la raccolta di notizie, dati e informazioni che possano rendere il più veritiero possibile il racconto e che non risulti pieno di techno-bubble, come amavano dire gli sceneggiatori di Star Trek.

Comunque, nonostante varie partecipazioni alle edizioni passate, nel 2011 mi sono classificato primo al concorso di letteratura di fantascienza indetto da Nuovi Autori Science Fiction (NASF).

 

 

LE MIE PASSIONI

Scrivere e leggere occupa certamente una parte fondamentale del mio tempo libero, ma oltre a questo mi ritrovo coinvolto in un fan-club di Star Trek, la Uss Nautilus, dove tra l’altro ci prodighiamo a organizzare la Levantecon, una manifestazione di scienza e fantascienza che si propone di gettare un ponte tra queste due discipline fortemente collegate tra loro.

Infine trascorro moooolto tempo davanti al mio Pc, rampa di lancio della mia creatività (ho creato alcune copertine per le pubblicazioni di Max Baglione e la casa editrice "Della Vigna"), e mi diletto di modellismo realizzando astronavi e altro esclusivamente in plexiglas, come potete vedere nella galleria fotografica che segue.

Alla proxima... e oltre.