Silvia

Bellissima e delicatissima. Non oso aggiungere altro, per paura di sciupare le emozioni che i tuoi ricordi hanno suscitato in me.

Concordo pienamente con mac. Finalmente esci dalla tua corazza. Bravo. Continua.

Quando le parole non bastano più, allora un caldo silenzio conferma la commozione che uno scritto, una bella prosa, ha saputo suscitare.

Cosa dire max, forse andrò controcorrente, ma non mi hai sorpreso per nulla. Io ti immagino esattamente come traspari dalle parole di questa poesia. E forse, tanto immaginazione non è.
Sarò un po' banale: qui c'è materiale per un bel racconto lungo, per appronfondire questa storia che ha il sapore di una favola

Affetto allo stato puro, amore che travalica tutto, età, sesso, dev'essere stato un rapporto bellissimo per entrambi, si capisce benissimo la complicità, il piacere di godere ognuno della compagnia dell'altro. Questa donna in un certo senso, anche nelle sue sventure, è stata fortunata ad avere un amico come te che l'ha accompagnata con tenerezza fino alla fine. Mi sono commossa, e non è facile commuovermi

..Grazie Max.
Mi hai fatto ricordare Lea... e... rivivire una situazione... molto simile,
io... non restavo a pranzo ma... pasticciavo con i suoi pennelli, avevo solo sei anni ma... è rimasto un ricordo... molto vivo.
Ciao Lea... chissà se ci sono anche i tuoi tre teppistelli (cagnolini) li con te...

Il mio istinto non mi ha ingannato... Max ho atteso qualche giorno dopo aver letto per scrivere, perché mi sembra un po' di invadere uno spazio privato e sensibile di un uomo senza tempo. Grazie per le emozioni che mi hai comunicato, ho voglia di stringere le tue mani e guardarti negli occhi... sei una gran bella persona.

Un testo poetico senza artifici, di una semplicità e di una immediatezza disarmanti, travalica nella prosa asciutta narrando concisamente un rapporto speciale fra un nipote e la sua nonna.
Un rapporto fatto di confidenza e di affetto dove l'ammirazione e la stima reciproca si esaltano in quell'immagine dei due: una donna anziana divenuta "forte per una'esistenza travagliata e un giovane che sa ascoltarla, "affamato" di esperienze (anche indirette) e colpito da tanta forza e tanto coraggio di fronte alle avversità. La parte conclusiva, che esce dalla strettoia dei versi per distendersi nella prosa, avviluppa il lettore con poche frasi che trasmettono l'attesa dell'inevitabile e l'abbraccio della morte che vince anche i più forti. Un bel testo, emoziona rattristando, esprime descrivendo.
Ho notato anche la sobrietà delle confidenze dell'anziana signora in cui si mostra anche il rispetto per qualche sua personale vicenda ("il fattaccio" ) su cui l'autore preferisce fare un accenno piuttosto che svelare.

A volte le cose importanti restano dentro perché non ci sono orecchie che sappiano ascoltare. A volte succede invece di trovare un amico in chi è tanto lontano e diverso. Non si può spiegare, non è necessario farlo, succede e basta. Parlare, stare insieme è un continuo arricchirsi, i dolori confidati dimezzano, le gioie raddoppiano. Il tempo regalato ritorna indietro in uno scambio continuo. Una sorta di magia raccontata in queste righe, semplicemente, tra un mangiare insieme e uno scambiarsi di ricordi, un mostrare di cicatrici e una sete di conoscere, tra lacrime e sorrisi. E quando il testo cambia stile diventando prosa, nasce invece la poesia del tutto, racchiusa in una carezza che ringrazia, conforta e raccoglie il testimone. Il respiro si ferma ma la vita continua a vivere, qui, in queste parole che conosciamo oggi e ancora domani, in un esistere immortale.