I miei dipinti

Interessante l'uomo rannicchiato con la testa fra le mani che sembra un mappamondo o il disco della luna. La freddezza dei colori accentua l'emblematicità della figura. Bella la composizione di riquadri che misteriosamente si completano in una sorta di puzzle. Infine il ruscello, immerso nel verde. Qui l'astrattezza è meno marcata. Mi fa una strana impressione quell'acqua che sembra sgorgare d'incanto da un punto imprecisato e poi scorre placida in un rigoglio diafano e irreale.

Il primo, quello con colori verdi, è un quadro di un quadro?
Molto belli tutti, in ogni caso.

PS: Benvenuto/a!

Il primo è una finestra che affaccia su uno scenario dai colori tenui, il verde della foresta, il verde scuro delle foglie che sporgono sul suo davanzale. Il celestino del ruscello. Appare come uno scenario fantastico dove ci si perde…
verrebbe voglia di immergersi. Originale il quadro dipinto su quattro tele.
Infine abbiamo il pensatore avviluppato su se stesso-poco in carne-sicuramente immerso in profondi e struggenti pensieri.

Fortemente bello il trompe-l’oeil, dipinto sul muro, che dona l’impressione di essere appoggiato all’interno della bianca parete, per sbucare con verdi rami di grandi foglie. Uno squarcio della natura che invita al rilassamento, mediante lo scenario offerto.
Mesto invece è il pensatore che, ripiegato su di sé, pare veramente attanagliato da intensi pensieri, dilemmi e sopraffatto dalla stessa pesantezza di quel fardello, arrecante all'afflitto una lampante stanchezza fisica ed umana.
Infine, l’ultima opera in ordine di apparizione poggia su di un cupo rosso sfondo che fa da base a quelli che paiono quattro pannelli, due orizzontalmente centrali ed i restanti ad entrambi i lati, quasi a simulare una composizione simile ad un puzzle che, tenuto insieme, rivela il soggetto del dipinto.
Complimenti sinceri all’artista!

Tre prove interessanti e diverse di bell’effetto. Il trompe l’oeil è un lieto ingannare, una finestra aperta da cui ammirare un bosco di fiaba, un lasciar entrare un sogno attraverso l’invadenza delle foglie; il pensatore colpisce per la sua essenzialità, spoglio di ogni vestito, ornamento, accessorio, è piegato su se stesso, impaurito e indifeso; il terzo quadro è disposto a pannelli come una serie di visioni che si ricompongono, così è quello che vede la mente dell’artista, come recita la scritta.