Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 03/10/2015
Una poesia con uno stile particolare, mi piace quella parola che hai messo all'inizio di ogni pensiero, dà un ritmo a tutto il pezzo e scandisce come un orologio il passare del tempo del racconto, segnando le tappe fino alla fine. L'ultima parola sembra così il rintocco di una campana, che sveglia l'attenzione per quel nome, che suona per chi è caduto, che rinfranca chi è rimasto e condanna chi è stato a guardare.
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 17/10/2016
Inno ad una libertà che non porta catene e che può gridare alto il proprio pensiero. Ciascuno la interpreta a modo proprio e, spesso, male la usano, in molti, dimenticando quel limite che non va oltrepassato in quanto, là dove finisce, inizia quella di un’altra persona. Sembra una cosa facile la libertà, ma è praticata da pochi e, talvolta, si paga a caro prezzo. Libertà è coraggio, è originalità, è un ideale, un sogno che unisce le persone, nasce nel cuore e, se non rispettata, muore come qualsiasi sentimento o bisogno umano. Ogni sua appropriazione è stata singolarmente espressa in ciascuna strofa che, pur se a sé stante, si intreccia ad un unico messaggio di sottolineatura, citata, per l’appunto, nella chiusa: Il suo nome… Libertà!
Descrizione: Questo breve racconto ha partecipato a un concorso che aveva per traccia l'obbligo di ambientare l'opera in uno dei siti classificati come Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Non più di 2500 battute.
incipit: Barbara era tremendamente ricca. Lo era fino al punto che si poteva permettere di comprare qualsiasi cosa e avere ancora abbastanza soldi per farci quello che voleva, lei e tutte le sue generazioni future. Però lei aveva un sogno diverso. Max le parlò dei siti classificati come Patrimonio dell'Umanità UNESCO, le disse scherzoso: - Questi non potrai mai averli.
incipit: Di donne ne ho incontrate tante e di tutti i tipi, le ho amate, le ho ammirate, le ho apprezzate e spesso mi hanno lasciato un bel ricordo. Qualcuna mi ha insegnato, qualcuna mi ha istruito, qualcuna mi ha abusato, ma tutte, proprio tutte…
Descrizione: Canzone sull'amore che rimane in potenza nella nostra vita, ma che non sarà mai in atto.
incipit: L'amore non vissutoL'amore non vissuto è quelloche non arriva mai, quello che aspetti da una vitae in vita non avrai.È quello sui banchi di scuola quando amare è tenerselo per sé.
incipit: Per un robot l'eternità, almeno in teoria, è a portata di mano. E allora quali amanti, se non due robot, possono realmente promettersi amore per sempre?
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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