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Molto bene.
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Re: Melodie
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Anzitutto grazie. L'apprezzamento, tuo, mi riempie di soddisfazione. Per la stima che nasce dalle tue riflessioni, molto filosofiche alle quali mai rispondo, un po' perché mi trovano d'accordo e un po' perché non ho la stessa padronanza di linguaggio che mi permetta di farlo. CiaoGabriele Pecci ha scritto: ↑21/03/2022, 16:40 Bella, sembra come di vedere la vita dentro un condominio se non ci fossero muri a riparo e protezione del proprio "nido". La trovo molto Interessante Eleonora, come del resto tutto quello che ho letto di tuo. Voto 4
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Grazie anche a te. Il tuo commento è sempre ben accetto! Alla prossima!Domenico Gigante ha scritto: ↑21/03/2022, 16:59 Cara Eleonora! Veramente un dolce schizzo di poche pennellate. Hai saputo trasmettere una grande intimità e la tenerezza di una moglie e di una madre. L'unico neo, per me, è la mancanza di punteggiatura, che non rende scorrevole la lettura. Su alcuni versi sono dovuto tornare più volte per coglierne il senso. Cmq molto brava!
Re: Commento
Grazie. Cerco di capire. Questa tua opinione mi imbarazza. Sono tanto trasparente?
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Re: Melodie
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Francesco Pino ha scritto: ↑23/03/2022, 19:54 Concordo con Domenico sulla punteggiatura, mi era sembrato che il bambino cantasse il miagolio del gatto innamorato La prima strofa mi piace molto, è ben riuscita. Anche il seguito prometteva bene:
La calda notte
padrona del cortile
con uno straccio di complicità…
poi, mannaggia, non sei riuscita a mantenere alto il livello.
Grazie. Della lettura, del passaggio e del commento. Sulla punteggiatura: ringrazio tutt'e due della nota. Ci ho pensato e stavo per correggere, poi ci ho ripensato e non l'ho fatto, ritenendo che si capisse ugualmente - vedi gli inizi del verso in maiuscolo.
Per il resto: terrò presente e tenterò di fare meglio!
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Piramide ha scritto: ↑26/03/2022, 20:42 Condivido il pensiero degli altri in merito a questa poesia: è un bel componimento, mi è piaciuto. L’unica pecca che mi sento di far notare è che per comprendere la prima strofa, intendo la sintassi dei primi versi, ho dovuto leggere la poesia più volte. Ma questo è stato probabilmente un problema mio. Voto 4.
Grazie.Non è un problema tuo. Anche altri me l'hanno fatto notare. Contenta che ti sia piaciuta.
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Grazie. Il commento è molto poetico. Mostra una sensibilità molto accentuata.Nell'attenzione e nello scrivere.Roberto Bonfanti ha scritto: ↑28/03/2022, 23:21 Bella poesia. La notte è il tempo dei sogni e degli amori, ma anche dei rimorsi e dei rimpianti, delle cose che si possono affrontare solo nei momenti sospesi, nel buio, quando il mondo è là fuori e facciamo finta che non esista, almeno fino all'alba.
Molto bene.
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Grazie anche a te. Anche questo commento, per me, importante.Ferruccio Frontini ha scritto: ↑30/03/2022, 9:32 Poesia tenera con immagini familiari coinvolgenti che bene o male abbiamo tutti nelle nostre case.
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Grazie, anche per il consiglio. Troppo generoso! Anche se non sono d'accordo. Nella vita familiare, al suo interno, purtroppo, avvengono i peggiori crimini.Cristiano Vaccarella ha scritto: ↑07/04/2022, 18:00 Il puro intimismo di una vita familiare semplice e umile: una delle tematiche che più apprezzo in una poesia. Leggendola, mi sento come trasportato nel focolare domestico, forse uno dei pochi luoghi dove si possa vivere degnamente. Qualche dubbio sulla distribuzione dei versi, ma nel complesso un ottimo lavoro. Voto 4.
Re: Melodie
Anche per me è piacevole esprimermi al meglio dentro e venire compresa. Per questo ritengo fondamentale conoscere gli strumenti che nascono dai pensieri di altri che hanno, se non altro, più esperienza di me. Non farsi condizionare è difficile ma è bello provarci. Spero di averti compreso e ti leggerò sempre volentieri!Gabriele Pecci ha scritto: ↑05/04/2022, 19:27 Grazie a te Eleonora, stima più che ricambiata anche da parte mia. Io invece ne trovo fin troppe di lacune nel mio modo di pensare e quindi scrivere, in realtà non ho la padronanza del linguaggio che vorrei, spesso scrivo come penso, troppi pensieri, troppi concetti compressi in un testo solo, così mi dilungo e mi incarto poi nei concetti stessi che vorrei invece cercare di spiegare al meglio. D'altro canto però forse è proprio questa mancanza di studio che mi ha reso in parte, libero o più libero poi nel riflettere su me stesso, non avendo avuto in passato "voglia" di studiare e quindi neanche poi di rimando avuto modo di sovrapporre il mio stesso pensiero sopra allo studio di quello di altri (se non in un secondo momento, ma solo per puro interesse e piacere personale che è molto diverso), ma solo quindi su me stesso e il mio vissuto. Con questo non voglio certo dire che lo studio limita o può limitare il pensiero anzi, ma credo però e in questo ne sono abbastanza convinto, lo condiziona, viene cioè condizionato nella forma, senza prima avere la libertà e quindi il tempo necessario di potere formarsi, vivere ed esprimersi compiutamente dentro noi stessi e venire così compreso al meglio. Grazie ancora Eleonora.
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Re: Melodie
Eleonora2 ha scritto: ↑09/04/2022, 19:52 Anche per me è piacevole esprimermi al meglio dentro e venire compresa. Per questo ritengo fondamentale conoscere gli strumenti che nascono dai pensieri di altri che hanno, se non altro, più esperienza di me. Non farsi condizionare è difficile ma è bello provarci. Spero di averti compreso e ti leggerò sempre volentieri!
Grazie Eleonora, oggettivamente sto trovando persone valide, che sanno guardare, valutare, sentire e riflettere ben oltre lo scritto, con cui quindi posso esprimere e condividere al meglio, nei miei limiti, quello che sono i miei pensieri e per questo non posso che ringraziare chi ha creato questo sito e chi attivamente ne partecipa.
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Poi, come ben scrivi, ne fa un fagotto , a volte pietoso, a volte eccitante....
Insomma, mi sembra che tu veda bene l'infagottamento generale e, in fondo, la relatività terrena!
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Grazie. Vedo, favorevolmente, la relavità. Nostra e nei punti di vista. Sagace, tu.
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Grazie. Per aver speso il tuo tempo. Se non ti piace non è una colpa e non ti devi dispiacere.Laura Gallerani ha scritto: ↑07/05/2022, 11:25 Mi appare come un dejà vu...il finale non suona bene...una descrizione della notte che tutto avvolge e nulla cambia. Il messaggio mi appare blando e poco significativo, carente di emozione e di profondità. Oppure sono io che non sono stata capace di cogliere. Mi dispiace.
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Grazie. Non so dirlo altrimenti. Molti mi hanno detto della punteggiatura, la cui mancanza rende meno comprensibile il testo. Ti ringrazio anche per l'interpretazione che personalizza quanto da me scritto.Laura Traverso ha scritto: ↑07/05/2022, 16:31 e' molto bello il significato di questo brano, parla di scene di ordinaria vita familiare. Anche per me la mancanza di punteggiatura ha reso un po' difficile l' immediata comprensione della poesia. Peccato perché l' avrei apprezzata maggiormente.
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Grazie. Ognuno, la notte, la vive a modo proprio. Il bello sta anche qui. Ciao, brava autrice.Bravoautore ha scritto: ↑09/05/2022, 18:11 Leggere parole per belle emozioni: l' ho letta e riletta, il finale mi piace molto perché la notte tace i rumori e ascolta le parole del vento! Siccome tutto e tutti sono nel vento la notte sa tutto di tutti....
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Grazie.Ilario Iradei ha scritto: ↑23/05/2022, 11:50 Riuscitissima, la notte tempo di sogni e di amori mi ha coltpito il cuore. Bel ritmo, bei significati mi hai caricato di splendide emozioni. Meriti tutto il mio incondizionato elogio e spero di leggere altre belle cose tue.
Re: Melodie
GrandPrix d'inverno 2023/2024 - Terrazze d'aprile - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 54 - Sotto il cielo d'agosto
A cura di Giorgio Leone.
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Gara d'Autunno 2018 - Lettera a Giovanni, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione e Laura Ruggeri.
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BReVI AUTORI - volume 2
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Daniele Missiroli, Fausto Scatoli, Angela Di Salvo, Francesco Gallina, Thomas M. Pitt, Milena Contini, Massimo Tivoli, Franca Scapellato, Vittorio Del Ponte, Enrico Teodorani, Umberto Pasqui, Selene Barblan, Antonella Jacoli, Renzo Maltoni, Giuseppe Gallato, Mirta D, Fabio Maltese, Francesca Paolucci, Marco Bertoli, Maria Rosaria Del Ciello, Alberto Tivoli, Debora Aprile, Giorgio Leone, Luca Valmont, Letteria Tomasello, Alberto Marcolli, Annamaria Vernuccio, Juri Zanin, Linda Fantoni, Federico Casadei, Giovanna Evangelista, Maria Elena Lorefice, Alessandro Faustini, Marilina Daniele, Francesco Zanni Bertelli, Annarita Petrino, Roberto Paradiso, Alessandro Dalla Lana, Laura Traverso, Antonio Mattera, Iunio Marcello Clementi, Federick Nowir, Sandra Ludovici.
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Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.