The Slow Fire

Spazio dedicato al GrandPrix stagionale d'inverno 2022/2023.

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Emma Faccin
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The Slow Fire

Messaggio da leggere da Emma Faccin »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Questo lento fuoco accarezza
le mani sotto le spiagge del vento,
Sono cresciuta in una macchina
di odio e risentimento osservando
il mondo attraverso gli occhi degli
adulti, "ne hai appreso la violenza?"

La pioggia cade sul terreno battuto
dalla neve, portami alla preghiera
dei dannati per vedere i tuoni
marciare sul funerale diseredato.
"Cosa sei diventata?" Fredda e sorda
al richiamo dell'inverno.

Vestendo le vesti sbagliate, iniziando
ad ammirare la caduta del soffitto,
la solitudine gelerà le bocche della fame
e nuotiamo dai giorni alle settimane
con il succo dell'odio animato.
Emma Faccin
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Emma Faccin »

Francesco Pino ha scritto: 04/01/2023, 14:28 C'è della stoffa e si vede, secondo me devi lavorare di più sulla ricerca dei termini e sulla capacità comunicativa del testo. Dalle tue poesie ho l'impressione che scrivi principalmente per te stessa, ma se pubblichi devi anche pensare un po' al plurale.
Prendiamo la prima strofa: lento-vento-risentimento; osservando il mondo... il gioco delle rime libere ti è venuto bene, ma cosa sono le spiagge del vento?
Lo stesso vale grossomodo per le altre due strofe: una lettura che mi lascia in bilico tra il "non male" e il "che vuol dire?"
Voto 3, a rileggerti!
Ciao Francesco, grazie mille del commento!
Probabilmente quando l'ho scritta mi sono lasciata troppo trasportare dall'impulso, ogni strofa descrive un momento della mia pandemia. Forse la mia ossessione per Rimbaud e Burroghs si è fatta troppo sentire, non che io voglia paragonarmi a questi due giganti. Questa è stata essenzialmente una prova, mi sono appena iscritta sul sito e mi era stato consigliato di partecipare quindi mi sono buttata. Rivedrò sicuramente di renderle più accessibili anche se non voglio far perdere un po' del mistero. È la prima volta che le mie poesie escono fuori dai miei quaderni/note.
Grazie ancora.
Mauro Conti
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Messaggio da leggere da Mauro Conti »

Ciao Emma
Sono d'accordo con Francesco. Hai una buona inventiva nella creazione di ossimori e in generale di altre figure retoriche che conferiscono al testo un'indubbia connotazione poetica. Ce ne sono alcune parecchio originali e oserei dire innovative. Per le rime stessa cosa.
Tuttavia risulta un po' difficoltoso seguire "un filo", una direzione, una trama, capire cosa stai descrivendo o raccontando, una situazione, un'ambientazione, un contesto.
Sono sicuro che se riuscirai a dare alla poesia "un'ossatura tematica" e continuerai a "condirla" con i termini originali che ti contraddistinguono ne usciranno dei pezzi notevoli.
Anche per me è un 3 - ma con ottime prospettive :-)
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Laura Traverso
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Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Buongiorno Emma, ho letto più volte la tua poesia che ho trovato ben scritta, ma secondo me poco comprensibile nel suo significato. Intanto il titolo in inglese lo avrei evitato. "Il fuoco lento" sarebbe stato più appropriato, secondo me, (tieni conto, però, che ciò è solo un mio gusto personale: non amo gli inglesismi inutili). A rileggerci volentieri, ciao
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Massimo Baglione
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Re: commento

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Laura Traverso ha scritto: 10/01/2023, 19:06Intanto il titolo in inglese lo avrei evitato. "Il fuoco lento" sarebbe stato più appropriato, secondo me, (tieni conto, però, che ciò è solo un mio gusto personale: non amo gli inglesismi inutili). A rileggerci volentieri, ciao
Intervengo raramente nei commenti, ma in questo caso mi sentivo di dover appoggiare questa linea.
Concordo sull'inutilità dell'uso dell'inglese, specialmente in questi casi così belli e delicati come le poesie.
È così bello l'italiano! Teniamocelo stretto fieramente!
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Domenico Gigante
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Re: commento

Messaggio da leggere da Domenico Gigante »

Laura Traverso ha scritto: 10/01/2023, 19:06 Buongiorno Emma, ho letto più volte la tua poesia che ho trovato ben scritta, ma secondo me poco comprensibile nel suo significato. Intanto il titolo in inglese lo avrei evitato. "Il fuoco lento" sarebbe stato più appropriato, secondo me, (tieni conto, però, che ciò è solo un mio gusto personale: non amo gli inglesismi inutili). A rileggerci volentieri, ciao
Io, invece, vorrei spezzare una lancia in favore della scelta dell'inglese per il titolo. Per quel poco che ho potuto leggere di Emma mi sembra chiaro che si tratta di una precisa scelta stilistica e di un'indiscutibile adesione a un modello culturale. D'altra parte l'immagine del profilo dedicata a Patti Smith lascia poco all'interpretazione. Può non piacere - e questo è lecito - ma non è solo un vezzo o una moda; al contrario mi sembra una consapevole scelta estetica.
Vorrei essere il mare che si muove per rimanere se stesso e più di tanto non lo sposta il vento. Fragile ma tenace.
Mauro Conti
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Re: The Slow Fire

Messaggio da leggere da Mauro Conti »

Io come idea mi trovo nel mezzo: nel senso che nemmeno io amo gli inglesismi (e men che meno, le francesate, peggiori di gran lunga) quindi parto dalla linea di Massimo. Concedo però in questo specifico caso tutte le attenuanti, dato che l'autrice si è limitata ad usare una lingua straniera al solo titolo, mentre il testo è assolutamente "pulito".
Dopo di che trovo che il titolo dia una nota "pop" al componimento, considerando anche la tematica, IN QUESTO CASO quindi va a vantaggio del pezzo e non contro, come sostiene Domenico.
Il tutto a mio modestissimo parere.
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Massimo Baglione
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Re: The Slow Fire

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ovviamente la mia era solo una nota personale.
Io stesso amo i titoli in inglese (specialmente nella Fantascienza, ne danno prova molti titoli di miei libri e racconti), ma per le poesie la vedo molto diversamente.
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Giovanni p
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Messaggio da leggere da Giovanni p »

Titolo a parte, non aggiungo argomenti dato che sono già state spese molte parole, ho votato col massimo dei voti una poesia che mi ha fatto stare bene.
Ci sono immagini vive e spunti di riflessione importanti, quindi per me buonissima davvero. Il succo dell'odio animato ci ha reso degli strani marinai.
Buona gara.
Rossella D'Ambrosio
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Messaggio da leggere da Rossella D'Ambrosio »

Salve Emma. Ciò che apprezzo della sua scrittura è l'originalità ed il modo in cui nascono le figure retoriche. Pur rientrata nell'atmosfera della poesia, non sono però riuscita a coglierne l'oggetto o meglio la sua origine.
Giuseppe Gianpaolo Casarini
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Messaggio da leggere da Giuseppe Gianpaolo Casarini »

Introspezioni e riflessioni: nelle prime strofe ecco il porsi di due sofferti interrogativi personali resi più amari e acuti dal trovarsi lo stato d’animo tra un debole fuoco riscaldante e un vento impetuoso ed il gelo della pioggia e neve e inverno. Nella strofa finale le risposte date con rabbia o forse con realistico convincimento quel continuo navigare con quell’ odio odioso sentimento. Voto 4
Marco Pozzobon
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Re: The Slow Fire

Messaggio da leggere da Marco Pozzobon »

Una delle poesie più belle che abbia mai letto online. Forse non chiarissima ma non è una poesia che serve capirla, la si vive. Complimenti.
Emma Faccin
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Re: commento

Messaggio da leggere da Emma Faccin »

Giovanni p ha scritto: 12/01/2023, 16:42 Titolo a parte, non aggiungo argomenti dato che sono già state spese molte parole, ho votato col massimo dei voti una poesia che mi ha fatto stare bene.
Ci sono immagini vive e spunti di riflessione importanti, quindi per me buonissima davvero. Il succo dell'odio animato ci ha reso degli strani marinai.
Buona gara.
Grazie mille Giovanni! Felice di averti dato delle belle emozioni con il mio testo.
Piramide
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Messaggio da leggere da Piramide »

Non entro nella questione del titolo perché deve essere una scelta personale dell’autore, per quanto anche io ami poco gli inglesismi. Detto ciò, la poesia mi è piaciuta nel complesso, con alcuni passaggi che rivedrei e altri che mi hanno colpito in positivo. Devo dire che riesce a veicolare bene l’emozione del poeta e senza essere troppo artificiosa fa buon uso del linguaggio poetico. Per me è un’ottima poesia, magari aggiustabile per quanto riguarda alcuni versi. Voto 4.
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Domenico Gigante
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Messaggio da leggere da Domenico Gigante »

Cara Emma! come promesso vengo a commentare la tua poesia. Forse non la migliore tra quelle tue che ho avuto il piacere di leggere, ma dal "taglio" giusto per la gara. Molto bella la costante contrapposizione tra il fuoco (lento) iniziale e le immagini che evocano tutte la freddezza e il gelo, per cui resta il dubbio su come vada interpretato questo fuoco che carezza le mani sotto le spiagge del tempo: una fiamma che consuma lentamente o che continua a splendere nonostante l'inverno dell'età adulta? Forse la seconda: è un fuoco che ti permette di essere "fredda e sorda al richiamo dell'inverno". Molto brava!
Vorrei essere il mare che si muove per rimanere se stesso e più di tanto non lo sposta il vento. Fragile ma tenace.
Gabriele Pecci
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Messaggio da leggere da Gabriele Pecci »

"the slow Fire" bruciare a fuoco lento, l'esistenza.

Vedere passare, e vederci passare, vedere i segni del tempo, interni ed esterni propri ad una nostra e solo nostra, personale esistenza, ad una propria individualità. A fuoco lento.

Renderci conto che tutto cambia senza mai veramente poter esistenzialmente però cambiare nulla, non possiamo essere diversi da ciò che siamo, non possiamo trasmettere qualcosa di diverso da quella che è la nostra natura, provata, vissuta e infine compresa. A fuoco lento.

Nove mesi di formazione per vedere la prima luce, il primo fuoco la prima scintilla, il primo contatto umano da individui singoli, il primo coscienziale essere, e tutto il resto del nostro tempo, del nostro spazio vitale a bruciare o bruciato così, a fuoco lento, o con una vampata prematura. La tua poesia è come l'esistenza, di difficile comprensione, non lineare, mutevole, incasinata, astratta nella sua realtà soggettiva ed oggettiva di essere di sentirti come tutti, a tuo modo, bruciare lentamente.

Bel titolo. Voto 4.
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