Indovina il film - Bando e racconti

[Angela Catalini]

REGOLAMENTO: gli autori scelgono una scena tratta da un film famoso (non necessariamente una scena principale) e la descrivono utilizzando la forma e il genere che ritengono più opportuni. È possibile omettere il nome dei protagonisti e modificare i dialoghi, ma senza stravolgere il contesto (ad esempio non si può introdurre un elemento o un personaggio che non c’è).

NUMERO BATTUTE: Massimo 5.000

SFIDA: La sfida deve essere inserita all’interno di “INDOVINA IL FILM – Bando e racconti” seguendo un numero progressivo (sfida 1, sfida 2…). Chi propone la sfida deve fornire un elenco di film (minimo cinque) tra cui quello da cui è stata tratta la scena. Una volta proposta la sfida, l’autore, se lo desidera, può darne notizia all’interno della discussione “INDOVINA IL FILM – Commenti e votazioni” indicando il numero della sfida.

VINCITORI: L’autore che per primo posta la soluzione giusta, ha diritto a inserire la sfida successiva. Il vincitore sarà decretato da chi ha proposto la sfida.

SCADENZA: Chi propone la sfida (vincitore) dovrà indicare contestualmente la scadenza, calcolando dieci giorni dal momento in cui viene postata. Nel caso in cui nessuno partecipasse al gioco oppure nessuno indovinasse il titolo del film, allo scadere del decimo giorno, il vincitore ancora in carica, potrà proporre una nuova sfida. Nel caso in cui il proponente la sfida si rendesse irreperibile e non decretasse il vincitore entro il termine stabilito, il gioco diventerà di pubblico dominio e chiunque potrà proporre la nuova sfida.

Vi ricordo le regole generali: testi antireligiosi, razzisti, pedofili, pornografici o di qualsiasi altro genere di cattivo gusto, saranno rimossi.

Buon lavoro a tutti!

[Angela Catalini]

SFIDA N. 1 - Scad. 4/2 (genere horror)

L’inquadratura mostra una piccola area rurale della Sardegna: case coloniche sparse nella valle, un viale alberato e la cresta grigia di una montagna che sovrasta ogni cosa.
Nel cortile di una di quelle abitazioni, alcuni uomini sono seduti attorno a un tavolo; sono uomini scuri e massicci, avezzi alle fatiche e temprati dalla durezza di una vita spartana e primitiva. La cena è appena terminata, quando arriva una telefonata che non si aspettavano.
È l’uomo con la sigaretta a rispondere e quando capisce chi c’è dall’altra parte del filo, si fa più attento, perché si tratta di una persona ricca e influente che molto tempo prima gli aveva commissionato un lavoro.
“Carlo, che piacere sentirti! Ti ho chiamato per sapere come stanno i ragazzi!”
I ragazzi in questione sono bestioni di almeno duecentosettanta chili ammassati in un recinto in mezzo al letame. Al centro, legato alla carcassa di una vecchia automobile, ci sono i resti di un cadavere.
“Gli animali stanno benissimo, li vuoi sentire?”
L’uomo si avvicina al recinto e al suo cenno, qualcuno attiva un registratore collegato all’altoparlante.
Urla disumane si diffondono nell’aria e gli animali, sollecitati dal rumore, si affollano intorno all’automobile. Voraci e mai sazi, affondano le zanne nella preda inerte, mentre il telefono registra ogni cosa: le urla, i grugniti, il rumore della vettura presa d’assalto dalle bestie. Qualcuno batte le mani come se si trovasse davanti a un'opera teatrale, felice che il risultato sia all'altezza delle aspettative.
“Stupendo!” esclama l’uomo all’altro capo del filo. “Mi serviranno molto presto, preparati a partire.”
Servirà un’autorizzazione speciale per trasportare cinghiali allevati in cattività, ma il committente ha soldi e conoscenze a sufficienza. E soprattutto, ha un buon motivo.

Elenco film:
Deadly eyes
Prey – La caccia è aperta
Cujo
Jurassic Park
Hannibal
Deep Rising
Tremors
Mimic

Risposta giusta: Hannibal
Vincitore: Massimo Tivoli

[Angela Catalini]

Sfida N. 3 - Scade 6/2 (genere: sentimentale/drammatico)

Nella penombra della soffitta lei si sente invulnerabile. Non ci sono i paparazzi a ossessionarla e non è costretta a girare scene di nudo con attori che detesta. Si è presa del tempo per sé e questo la gente non riesce a capirlo, perché una star non può avere una vita normale e soprattutto non può brillare in una casa di campagna, lontano dai riflettori. Una stella ha il dovere di mostrarsi e di fare scandalo e di ossessionare la notte dei camionisti e di fare selfie con i fan fuori dai locali alla moda.
In quella soffitta però, avvolta dalla luce dorata del tramonto, finge di essere una ragazza normale e dipinge la casa dei suoi sogni con pennellate lente e pastose.
I capelli legati le danno un’aria sbarazzina e la frangetta le sfiora gli occhi scuri, dove si agitano le ombre di un passato che l’ha delusa e talvolta umiliata.
Quando lui entra nella stanza e la fissa in attesa di un ordine, lei si illude che non sia lì solo per lavoro, che provi lo stesso smarrimento, quella vertigine che inebria, quel sussulto del cuore che non provava da troppo tempo.
Allora si fa forza e lo invita a uscire dalla prigione che lei stessa si è costruita addosso. Gli occhi catturano l’ultima luce della sera, calda e languida.
“Mi piacerebbe tanto trascorrere una serata normale, magari in un posto fuori città. Che ne dici, pensi si potrebbe fare?”
Trattiene il respiro ma lui abbassa lo sguardo e si fa cupo. Sotto gli abiti firmati c’è un ragazzo di periferia abituato a farsi strada con la violenza. Il taglio sulla tempia appena medicato, sta lì a indicare che non ha smesso di frequentare i bassifondi. Per quanto faccia, ne è risucchiato, perché lui appartiene al genere di uomo che ha sempre una pistola o un coltello in tasca. E lo usa.
“Piacerebbe anche a me” le risponde. “Ma io sono un criminale appena uscito di prigione e se lo facessi, danneggerei la tua immagine.”
Lei allora gli volta le spalle e si allontana tra le tele sistemate sui ripiani. Ha smesso di sorridere, il sole è tramontato da qualche parte, oltre le sagome dei palazzi e le ombre si sono impossessate di nuovo dei suoi occhi.

Elenco Film:
L.A. Confidential
Mulholland Drive
The Body Guard
London Boulevard
Cruel intentions
Notting Hill
Viale del tramonto

Risposta giusta: London Boluevard
Vincitrice: Laura Usai

[Laura Usai]

Sfida N. 4 - Scade il 6/02 (genere: orrore)

L’uomo si avvicinava sempre di più alla donna. Aveva gli occhi spiritati e un sorriso crudele stampato sul volto. Nel frattempo lei arretrava, stando attenta a non inciampare sugli scalini coperti da un tappeto beige.
<Stammi lontano!> piagnucolò, fendendo l’aria con la mazza da baseball che reggeva tra le mani. <Ti prego!>.
Lui non l’ascoltava. Saliva i gradini, tenendo le braccia alzate e aprendo e chiudendo le mani come se volesse privarla dell’arma.
<Non farmi del male> lo implorò.
<Oh, e chi ti fa niente?> la schernì lui, con espressione diabolica. Alzò l’indice, come ad ammonirla: <Wendy, tesoro, luce della mia vita: non ti farò niente. Solo che devi farmi finire la frase. Ho detto che non ti farò niente: soltanto, quella testa te la spacco in due> e accompagnò la minaccia con un gesto eloquente, <quella tua testolina te la faccio a pezzi>. Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e rise malvagiamente.
<Stammi lontano!> ripeté lei, che non aveva smesso un attimo di agitare la mazza per tenere a bada l’uomo. <Non toccarmi!>.
<Non ti faccio niente> la rassicurò lui. <Ferma con quella mazza>.
<Via!> urlò lei. Singhiozzò.
<Metti via quella mazza> disse l’uomo, ormai sempre più vicino.
<Via!>.
<Wendy, dammi la mazza> le ordinò di nuovo. Salì un altro gradino. La guardava con un’espressione folle, tirando fuori la lingua e muovendola su e giù.
Continuarono così finché non raggiunsero la cima delle scale. A quel punto lui tentò di avventarsi sulla donna, che dapprima lo colpì sulla mano, poi, notandolo dolorante, ne approfittò per assestargli un colpo più forte sulla spalla. L’uomo ricadde all’indietro, rotolando sui gradini, e infine si accasciò al suolo.

Elenco Film:

Venerdì 13
Non aprite quella porta
The Shining
Nightmare
Arancia meccanica

Risposta giusta: The Shining
Vincitore: Alberto Tivoli

[Alberto Tivoli]

Sfida N° 5 - Genere Thriller - Scade il 09/02/17

Questa notte doveva tentare di dormire. Impassibile, aveva rilevato le occhiaie e la pelle stirata sugli angoli del viso, un gioco di chiaroscuro in cui percepì perdersi la sua mente agnostica e, dietro le ombre, mostrarsi una personalità superstiziosa e tremante.
Doveva riposare, prendere le distanze dal caso, soprattutto dalla ragazza. Non doveva più tenerle la mano, per quanto dolce fosse.

Movimenti tra le ombre. Le figure incappucciate si disposero intorno al letto e sghignazzarono.
La lampada fioca rischiarava i volti, disegnando lineamenti grotteschi. I visi, ricoperti di cerone, apparivano feriti da labbra cremisi.
— Chi siete? Perché siete in casa mia? Andate via!
— Sta’ calmo. Sei uno di noi. Rispondi alla chiamata.
Gli occhi degli sconosciuti lo facevano impazzire. Così bui da assorbire tutto il calore, e maligni.
Con la mano cercò freneticamente la pistola sotto il cuscino ma sentì solo le lenzuola stropicciate e intrise di sudore freddo.
Lo afferrarono e rapidi gli legarono i polsi e le caviglie all’armatura del letto.
— Lasciatemi!
Risposero mormorando una cantilena e una delle figure salì a cavalcioni su di lui cercando il contatto intimo.
Non vedeva chi fosse ma la pelle bolliva di giovinezza e lunghe ciocche pallide nella penombra sfuggivano dal cappuccio.
La creatura su di lui accelerò il ritmo. Lui tentò di sfuggirle, di liberarsi ma invano.
Chiuse gli occhi e fu trasportato in una scena che vedeva catene penzolare dal soffitto, goccianti grasso. Su una piattaforma rialzata, le viziose maschere alzavano pugnali al cielo. Un vagito e le armi si abbatterono lordando di sangue tutto intorno.
Urlò, sbarrò gli occhi: la donna sopra di lui, investita da una luce lunare, lo fissò con occhi lattei, il corpo fossile come di corteccia.

— Dobbiamo trovare il fratello. — Fissò il professore e l’espressione compassata, onnipresente sul volto dell’accademico, unita alla notte d’incubo appena trascorsa, gli smosse un moto d’insofferenza nei confronti di quel temporaneo collaboratore.
— Bene. Potremo provare anche con lui — rispose l’uomo.
Ci rifletteva da ore e decise di dirlo, soprattutto per pungolare lo psicologo. — E se prendessimo in considerazione quello in cui credono?
Il professore tolse gli occhiali, massaggiandosi le palpebre. — Lei non sta usando la sua testa, ha smesso di ragionare.
— Sto solo cercando di aprire la mente e di non trascurare nulla.


Elenco film:
1) La setta
2) Rosemary's baby
3) Regression
4) The wicker man
5) Red State