Intervista a Andrea Mucciolo
Moderatore: Isabella Galeotti
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Intervista a Andrea Mucciolo
Andrea Mucciolo, iniziamo da qui: quando e perché hai iniziato a scrivere.
Per puro caso, come quasi tutte le cose che ho fatto nella vita. Era l’inizio 2005 e, trovandomi con molto tempo libero a disposizione (all’epoca non avevo ancora nulla da fare), decisi di tramutare in romanzo un pensiero che mi ossessionava fin da bambino: i gemelli. Questa sarebbe successivamente diventata la mia prima opera edita, “Divieto d’uscita”. L’idea di diventare scrittore mi affascinava per una ragione in particolare, ovvero, per potermene stare da solo in casa senza vedere nessuno, visto che a quei tempi ero decisamente misantropo. Ovviamente, non avevo ancora compreso nulla del mondo dell’editoria, viste le idee sciocche che avevo in mente.
Le tue letture preferite?
Quasi esclusivamente racconti brevi: Poe, Saki (in Italia non lo conosce nessuno), Buzzati e Hawthorne. Per il resto leggo molta poesia, di ogni genere ed epoca, ultimamente soprattutto di autori esordienti, visto che recensisco i loro libri. Comunque, ho sempre meno tempo da dedicare alla lettura, e anche alla scrittura.
Sei salito agli onori della cronaca con due manuali: Come diventare scrittori e Come pubblicare un libro. Da cosa è nata questa idea?
Tutto è nato da Galassia Arte, ma in maniera sempre casuale. Grazie al mio portale ho iniziato a dispensare alcuni consigli agli aspiranti scrittori (nel frattempo avevo iniziato a collaborare con alcune case editrici in qualità di correttore di bozze e promotore editoriale), percependo, fin da subito, un riscontro positivo da parte degli utenti del portale. Precedentemente c’era stato l’incontro con l’editore della Eremon Edizioni, Emanuele Zampetti. Il progetto è quindi nato quasi spontaneamente. La realizzazione editoriale dei miei manuali è stata molto semplice, non mi sono dovuto stremare alla ricerca di un editore. Al tempo stesso, però, è anche giusto ricordare che questo è stato tutto frutto del mio lavoro. È proprio con la Eremon Edizioni che ho iniziato le mie attività di promotore editoriale e correttore di bozze. E, infine, senza Galassia Arte questi manuali non avrebbero mai visto la luce.
Case editrici, sogno e incubo degli autori emergenti, cosa consiglieresti agli uni e agli altri?
Credo che in domande del genere ci sia sempre la dicitura “editoria a pagamento” scritta con inchiostro simpatico, eh eh. Il discorso sull’editoria a pagamento è complesso, ma ciò che non sopporto è quando si tende a fare di questa materia una questione etica, quando a mio avviso non lo è per niente. Le mie idee le conoscono tutti, non serve leggere i miei manuali, c’è tantissimo mio materiale online, ma voglio dire questo: il lavoro è tanto, è una svenata continua, senza fine, basta con le ideologie, bisogna darsi una mossa e lavorare duramente, curare la propria immagine, stringere contatti, investire concretamente del tempo utile su se stessi, altrimenti tutto andrà sprecato, e tanto vale lasciare le proprie opere nell’hard-disk. In giro vedo troppe “prefiche” e troppi “muri del pianto”. Nemmeno io sono soddisfatto, e sono molte le cose che non mi stanno bene, è una guerra e bisogna combatterla. Onestamente, intendo.
Passiamo a Ostaggio del sesso, un titolo che potrebbe trarre in inganno sul genere, è voluto?
È voluto sì, ma non per trarre in inganno. Il protagonista è realmente ostaggio del sesso, anche se in maniera molto particolare, non quindi in senso strettamente libidinoso. Sono assolutamente contro il giudicare i libri dal titolo, non basta. Va letta la sinossi e qualche estratto, solo così ci si potrà fare un’idea reale del tema del libro. Se poi, invece, mi domandasse riguardo la copertina, allora… qui nessuno vive sulla Luna.
Ribalti lo stereotipo del triangolo con due uomini e una donna, quanto è provocatorio?
Non è provocatorio, perché il romanzo è incentrato sul protagonista maschile, non femminile. Sia chiaro: il mio intento è sottolineare la stupidità di quest’uomo, non la perversione della donna. Si sarebbe potuto benissimo fare il contrario, cambiare punto di vista, ma non era questo il mio intento. Maschilismo e femminismo sono per me due vocaboli sinonimo di stupidità e credo, con questo, d’aver detto tutto.
Una donna affascinante e intelligente può, secondo te, innamorarsi di un uomo mediocre?
Se per mediocre si intende un uomo brutto e anche senza soldi, per quanto difficile, ritengo ovviamente sia possibile. Ma se per mediocre intendiamo un uomo come il protagonista del libro, ovvero per nulla prestante, senza soldi, senza istruzione, senza interessi, senza una forte personalità ma soprattutto senza rispetto verso se stesso, la risposta è certamente no. Questa è soltanto una mera illusione di qualcuno tanto ingenuo quanto mediocre come il mio personaggio.
Hai denudato l’animo umano mettendo in mostra debolezze e miserie, fino a che punto l’Uomo può annientarsi per Amore?
Completamente. Il sesso e l’amore possono diventare armi spaventose, e questo volevo dimostrare. Non è una novità, tutti accettiamo piccoli e grandi compromessi per amore. Ecco, nel caso che ho descritto, questo compromesso è stato veramente oltre ogni misura. Siamo in ostaggio delle persone che amiamo, senza rendercene conto. Non siamo mai veramente noi stessi, e quasi mai agiamo con reale libertà.
Nella seconda parte del libro, descrivi il mondo dei senzatetto e sembri conoscerlo abbastanza, ti sei documentato in qualche modo?
Curiosa questa domanda, in senso positivo, intendo. Vivendo a Roma, la povertà è sotto gli occhi di tutti. Senza fissa dimora ve ne sono ad ogni angolo nel centro storico della città. È bastato semplicemente riportare alla mentre tanti piccoli episodi e “visioni” avute nel corso degli anni per ricamarci con la fantasia quanto bastasse. Alcune scene, come la ragazza inginocchiata con le mani tese in avanti per chiedere l’elemosina, credo d’averle viste sul serio, molti anni fa, ma non ricordo con certezza.
Pur trattando temi alquanto scottanti, in Ostaggio del sesso c’è una costante ironica, è voluta per stemperare o è una tua prerogativa?
Fa parte del mio stile, ma so bene che non è sempre molto apprezzato. Tuttavia, rinunciare ora, al mio stile, non avrebbe senso. Lo avrebbe avuto se mi fosse stata data la possibilità di arrivare a un milione di lettori, e allora dichiaro candidamente che sarei potuto scendere a certi compromessi, perché non faccio di tutto ciò una questione morale. Ma ora come ora voglio mantenere le peculiarità che “forse” mi contraddistinguono sul serio dagli altri.
Un uomo al guinzaglio ha pubblicizzato il libro in questione, anche questa è una provocazione, che reazioni ha suscitato?
È stata un’iniziativa promozionale della casa editrice, e per questo li ringrazio, sia per l’idea sia per l’organizzazione di tutto quanto. La maggior parte delle persone ha reagito col sorriso, poiché si tratta, in effetti, di un filmato divertente. Ho conosciuto i due “attori” del video, ed entrambi si sono divertiti ad andare in giro per Napoli, un po’ come se si stesse girando un cortometraggio. Credo che questo video rappresenti un’ottima pubblicità virale, viste le oltre tremila visualizzazioni su You Tube e le decine di “condivisioni” su Facebook.
Programmi per il futuro?
Se posso rispondere quasi provocatoriamente: non so nemmeno cosa farò nei prossimi cinque minuti. Nulla di tutto ciò che ho fatto è stato realmente programmato, mentre nulla di quello che avevo in mente si è, almeno per ora, verificato pienamente. Non vivo alla giornata, faccio progetti, ma non ho certezze alcune, neanche lontanamente. Non sento nemmeno di desiderare certezze (che poi tali non sono mai), perché il rischio di rimanere delusi è troppo elevato. Comunque riguardo i miei progetti c’è poco da dire: insisterò nel diffondere le mie opere e mi concentrerò sul lavoro, mentre per quanto riguarda la questioni puramente personali… non si progettano, accadono.
Andrea Mucciolo
grazie ad Andrea per averci concesso l'intervista
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Re: Intervista a Andrea Mucciolo
Andrea, per cortesia... mi dici dove va l'accento nel tuo cognome? Mùcciolo o Mucciòlo? Io riesco ad andare in paranoia per questi particolari ehehe
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Re: Intervista a Andrea Mucciolo
Massimo: fai bene a chiedere, la pronuncia del mio cognome la sbagliano tutti. Quindi rispondo:
Mùcciolo
per un attimo ho pensato che mi volessi fare un'intervista audio
Ci vediamo il 27
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Re: Intervista a Andrea Mucciolo
Da me personalmente non accadrebbe mai, perché credo di essere uno di quelli che più le odia ahahaAndrea Mucciolo ha scritto:per un attimo ho pensato che mi volessi fare un'intervista audio
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Re: Intervista a Andrea Mucciolo
Non spingete quel bottone
antologia di racconti sull'ascensore
Hai mai pensato a cosa potrebbe accadere quando decidi di mettere piede in un ascensore? Hai immaginato per un attimo a un incontro fatale tra le fredde braccia della sua cabina? Hai temuto, per un solo istante, di rimanervi chiuso a causa di un imponderabile guasto? E se dietro a quel guasto ci fosse qualcosa o qualcuno?
Trentuno autori di questa antologia dedicata all\'ascensore, ideata e curata da Lorenzo Pompeo in collaborazione col sito BraviAutori.it, hanno provato a dare una risposta a queste domande.
A cura di Lorenzo Pompeo
Introduzione dell\'antropologo Vincenzo Bitti.
Illustrazioni interne di Furio Bomben e AA.VV.
Copertina di Roberta Guardascione.
Contiene opere di: Vincenzo Bitti, Luigi Dinardo, Beatrice Traversin, Paul Olden, Lodovico Ferrari, Maria Stella Rossi, Enrico Arlandini, Federico Pergolini, Emanuele Crocetti, Roberto Guarnieri, Andrea Leonelli, Tullio Aragona, Luigi Bonaro, Umberto Pasqui, Antonella Provenzano, Davide Manenti, Mara Bomben, Marco Montozzi, Stefano D'Angelo, Amos Manuel Laurent, Daniela Piccoli, Marco Vecchi, Claudio Lei, Luca Carmelo Carpita, Veronica Di Geronimo, Riccardo Sartori, Andrea Andolfatto, Armando d'Amaro, Concita Imperatrice, Severino Forini, Eliseo Palumbo, Diego Cocco, Roberta Eman.
Rosso permissivo
Una bambina e alcune persone subiscono una crudele e folle violenza. Cosa potrebbe fare una donna per vendicarsi e scongiurare la possibilità che anche sua figlia cada vittima dei carnefici? Lo scopriremo in questo racconto, dato che il rosso ce lo permette.
Copertina di Roberta Guardascione
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero
antologia di opere ispirate alla paura dell'ignoto
Nella ricerca di un tema che potesse risultare gradito a più autori, ci è sembrato infine appropriato proporre un'antologia di opere il cui fattor comune fosse il brivido. Un termine per molti versi ingannevole, almeno quanto lo sono certe credenze e immagini che la ragione volutamente ignora, o perfino deride. Eppure, l'ignoto ci aspetta al varco, silenzioso e paziente, per catapultarci nello strapiombo degli incubi o nel vortice di ansie e desideri repressi.
A cura di Roberto Virdo'.
Contiene opere di: Ida Dainese, Francesca Paolucci, Marcello Rizza, Fausto Scatoli, Annamaria Ricco, Francesco Cau, Valentino Poppi, Mario Flammia, Essea, Umberto Pasqui, Enrico Teodorani, Roberto Masini, Maria Perrella, Giacomo Baù, Eliseo Palumbo, Selene Barblan, Stefano Bovi, Ibbor OB, Andrea Teodorani, Simona Geninazza, Lidia Napoli, Mario Malgieri, Michele Silvi, Ida Daneri, Alessandro Mazzi.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2019 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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Gara d'Estate 2018 - Incontri, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione e Laura Ruggeri.
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GrandPrix di primavera 2022 - Frammenti di una morte (2 novembre 1975) - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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