Mondi paralleli
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Mondi paralleli
- Giorgio Leone
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Commento
Le frasi che seguono mi hanno ingenerato qualche perplessità (soprattutto quando usi la forma impersonale e non si capisce chi sia il soggetto) e ho dovuto rileggere: se ho ben capito, si possono così riassumere. Queste coppie di mondi paralleli, tutti diversi fra loro, per qualche ragione sconosciuta mostrano sempre la stessa faccia con il nucleo che si allarga e si restringe. Poi misteriosamente, ogni tanto uno dei due muore e l’altro sopravvive, o tutti e due si eclissano, oppure spariscono e poi riappaiono. In questo ultimo caso i mondi che stanno loro intorno spesso si limitano solo ad ammirarli notando, senza però andare oltre, ciò che hanno dentro. I mondi paralleli, infatti, sono in grado di comunicare all’esterno i loro mutamenti climatici e stagionali (l’”inconsciamente” non mi sembra pertinente e lo eliminerei). Per contro esistono alcuni mondi “spettatori” che, invece, sono in grado di apprezzare le “emanazioni” dei primi, facendole proprie e proseguendo nell’esplorazione.
Personalmente, a proposito del comportamento di tutte queste strane entità astrali che sembrano sottintendere, anche se non in tutti i casi, una sorta di volontà e di intelligenza, non ho potuto fare a meno di pormi alcune domande: prima fra tutte da dove nasca l’esigenza dei mondi, che comunicano all’esterno, di essere “paralleli”, dato che tutto ciò che hai descritto funzionerebbe anche se si trattasse di mondi singoli che vanno e vengono. Certo, potresti rispondermi che è così e basta, perché tale l’hai immaginato. Come pure potresti accusarmi di eccessiva pedanteria che, però – e questo è il vero appunto che faccio -, non avrebbe avuto motivo di palesarsi se tu fossi riuscito, o riuscita, a rendere il pezzo ancor più poetico, misterioso e affascinante, senza abbandonarti a inutili precisazioni all’Alberto Angela. Potere e forza delle parole che portano alla soppressione della criticità.
Re: Mondi paralleli
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La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Kriminal.e
Kriminal.e è una raccolta di testi gialli "evoluti", che contengono cioè elementi tecnologici legati all'elettronica moderna.
Copertina di Diego Capani.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Tullio Aragona, Nunzio Campanelli, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Emanuele Finardi, Concita Imperatrice, Angelo Manarola, Francesca Paolucci, Umberto Pasqui, Antonella Pighin, Alessandro Renna, Enrico Teodorani.
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Downgrade
Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.