Il mare dove non é

[Maria Cristina Tacchini]

Io penso che il mare sicuramente scatena in ognuno di noi emozioni contrastanti, positive per alcuni e negative per altri.
Durante una passeggiata sul bagnasciuga (naturalmente in periodi non oppressi da troppo turismo) si entra magicamente in contatto con sè stessi, così da far affiorare sentimenti ed emozioni spesso soffocati volontariamente o involontariamente dal troppo, troppo rumore della routine quotidiana (quella che io chiamo la sindrome del "criceto che gira sulla ruota").
Personalmente, agisce come una carezza confortante che mi regala rilassatezza e sorrisi interiori, e lungo le mie passeggiate in solitaria mi perdo piacevolmente ad osservare e raccogliere le conchiglie che più mi colpiscono, come una bambina curiosa a cui brillano gli occhi anche solo facendone incetta in un sacchettino.
La poesia mi è piaciuta, ne apprezzo la sensibilità, e ti ringrazio per avermi regalato sensazioni piacevoli legate a questo bellissimo e misterioso Signore dell'Universo. Ciao

[Massimo Baglione]

La poesia mi è piaciuta...

Ricordatevi di specificare esattamente "Commento" nel campo "Titolo" del messaggio usato per commentare le poesie (senza prefissi come "Re:" o altro), altrimenti non verranno conteggiati dal sistema, grazie!
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni dei GrandPrix poetici.

[Marino Maiorino]

Laura, bravissima!
Fantastica espressione del fatto che non possiamo fuggire dai nostri tormenti perché ce li portiamo dentro.
E che alle volte si aggrappano a un ricordo per poterci meglio tormentare, per far presa con quello nella nostra mente.
Che tu possa tornare a pensare al mare senza questo fardello.

[Laura Traverso]

Laura, bravissima!
Fantastica espressione del fatto che non possiamo fuggire dai nostri tormenti perché ce li portiamo dentro.
E che alle volte si aggrappano a un ricordo per poterci meglio tormentare, per far presa con quello nella nostra mente.
Che tu possa tornare a pensare al mare senza questo fardello.

Grazie Marino, mi fa davvero piacere che tu abbia apprezzato la mia poesia, il mare in questo caso porta alla mente pensieri e ricordi tristi, molto meglio guardarlo senza che affiorino simili fardelli. Ancora grazie per l'ottima valutazione e il bel commento, ciao

[Laura Traverso]

Io penso che il mare sicuramente scatena in ognuno di noi emozioni contrastanti, positive per alcuni e negative per altri.
Durante una passeggiata sul bagnasciuga (naturalmente in periodi non oppressi da troppo turismo) si entra magicamente in contatto con sè stessi, così da far affiorare sentimenti ed emozioni spesso soffocati volontariamente o involontariamente dal troppo, troppo rumore della routine quotidiana (quella che io chiamo la sindrome del "criceto che gira sulla ruota").
Personalmente, agisce come una carezza confortante che mi regala rilassatezza e sorrisi interiori, e lungo le mie passeggiate in solitaria mi perdo piacevolmente ad osservare e raccogliere le conchiglie che più mi colpiscono, come una bambina curiosa a cui brillano gli occhi anche solo facendone incetta in un sacchettino.
La poesia mi è piaciuta, ne apprezzo la sensibilità, e ti ringrazio per avermi regalato sensazioni piacevoli legate a questo bellissimo e misterioso Signore dell'Universo. Ciao

Grazie Maria Cristina, hai fatto una bellissima analisi del mare e di ciò che evoca in ognuno di noi. Ti ringrazio per aver apprezzato il mio scritto, davvero sono felice che ti abbia regalato piacevoli sensazioni. Ti segnalo però che il tuo voto non è stato conteggiato in quanto non hai scritto COMMENTO (è capitato anche a me...e se non si precisa il sistema non lo inserisce). Al di là di ciò, grazie moltissime per il tempo dedicato alla lettura del mio mare, ciao

[Maria Cristina Tacchini]

Io penso che il mare sicuramente scatena in ognuno di noi emozioni contrastanti, positive per alcuni e negative per altri.
Durante una passeggiata sul bagnasciuga (naturalmente in periodi non oppressi da troppo turismo) si entra magicamente in contatto con sè stessi, così da far affiorare sentimenti ed emozioni spesso soffocati volontariamente o involontariamente dal troppo, troppo rumore della routine quotidiana (quella che io chiamo la sindrome del "criceto che gira sulla ruota").
Personalmente, agisce come una carezza confortante che mi regala rilassatezza e sorrisi interiori, e lungo le mie passeggiate in solitaria mi perdo piacevolmente ad osservare e raccogliere le conchiglie che più mi colpiscono, come una bambina curiosa a cui brillano gli occhi anche solo facendone incetta in un sacchettino.
La poesia mi è piaciuta, ne apprezzo la sensibilità, e ti ringrazio per avermi regalato sensazioni piacevoli legate a questo bellissimo e misterioso Signore dell'Universo. Ciao

[Ilario Iradei]

Sarà che non vedo il mare da un pezzo, ma la tua poesia che sembra una canzone mi ha ricordato anni fa in una spiaggia giù in Croazia. Bei ricordi che almeno loro non vanno via. E anche questo mio ricordo è un ppoco come il tuo mare dove non è.
Piaciuta.