Il cielo è pieno di stelle
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Il cielo è pieno di stelle
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Giulio e il suo gemello (la sua seconda personalità?) condividono ricordi comuni ed esperienze lontanissime nel tempo e nello spazio, talmente vivide da trascinare l'analista nel loro mondo ("bisogna crederci" è già una sentenza) fatto più di domande che di risposte.
Quel che è certo è la tua capacità di scrittore, ma questa è già evidente, almeno da queste parti.
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
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Commento: Il cielo è pieno di stelle
Io scriverei:
Forse la sua stessa vita era il sogno di un altro, al cui risveglio, di lui e delle sue angosce sarebbe rimasta solo qualche sinapsi residua, in una mente estranea.
“come sempre faceva prima di” - - come sempre faceva, prima di
I quattro “che” poco sopra direi di lasciarli. Ma i due “che” nelle due frasi successive io li cambierei.
“Nessuno che lo impedisse, al di fuori della sua volontà o, forse, della mancanza di questa. L'oscurità della stanza che lo ospitava era interrotta da una vetrata affacciata sul nero spazio siderale.”
Nessuno lo impediva, al di fuori della sua volontà o, forse, della mancanza di questa. L'oscurità della stanza che lo ospitava era interrotta da una vetrata sul nero spazio siderale.
Dopo di che una considerazione su questa seconda frase. Domanda: può l’oscurità della stanza essere interrotta dal nero spazio siderale. Sempre di scuro si tratta, direi.
Ci sarebbe dell'altro, ma non vorrei essere troppo saccente, e mi fermo qui.
Il racconto mi è piaciuto.
Da piccolo ci dicevano a scuola: per ora la scienza è riuscita solo a mandare in orbita una minuscola navicella (era lo Sputnick nel 1957), ma negli anni duemila l’umanità potrà volare nello spazio senza limiti. Chissà quante astronavi saranno già partite alla ricerca di nuovi mondi, ecc. ecc. Purtroppo siamo ancora qui, alle prese con problemi più grandi di noi. Per carità di patria mi astengo dal fare l’elenco.
Voto 4
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Non credo che i tre generi siano stati uniti spesso in maniera così evidente, ma qui ci sono diversi elementi che fanno riflettere a fondo:
i misteri della mente umana, della quale tanto spesso si afferma (a torto, secondo gli scienziati) che conosciamo solo il 20%. Da scienziato mi sento di bacchettare i colleghi troppo "bacchettoni": è ovvio che le persone non si riferiscono ai meccanismi biochimici del cervello, e bisognerebbe ricordare loro che fino alla Montalcini erano tutti convinti che "un neurone morto è irrimpiazzabile", quindi...
"maledizioni" ereditarie, qualcosa che angoscia qualunque vivente perché si nasce con cose delle quali non si ha colpa. "Il settimo figlio del settimo figlio", malattie che saltano generazioni per ripresentarsi con cadenza leggendaria, il tutto oggi spiegato dalle leggi della genetica (e dalle sue basi statistiche)...
infine gli hai dato un tocco cyberpunk/fantascientifico, creando celle e mondi-prigione in astronavi che solcano tempi e spazi insondabili.
In questo tuo universo mi sono sentito a mio agio, ma nel commentare mi pongo anche nei panni di chi non è come me, e resta intimidito da tali modi e mondi. Io non credo che il cupo o il noir, o il mistero intimidiscano davvero un lettore: il lettore SCEGLIE di perdercisi! Il lettore è intimidito quando non vede/sente punti di riferimento, e alle volte tu fai sentire quasi "in assenza di gravità"...
Credo che hai qualcosa di molto bello e profondo, come universo da esplorare, al punto che un racconto breve non è il modo migliore per farlo conoscere, perché non c'è come fornire al lettore tutti i piccoli (nell'ombra, come fosse la sensazione delle suole di scarpe sull'asfalto o sulla ghiaia) appigli per farlo sentire un po' più "sicuro".
Io credo che tue opere di maggior portata sarebbero davvero interessanti.
Un saluto.
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La Gara 53 - Metamorfosi
A cura di Laura Chi (con la supervisione di Giorgio Leone).
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2017 - (in bianco e nero)
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Gara di primavera 2020 - Tre capitani, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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L'Altro
antologia AA.VV. sulle diversità del Genere Umano
Attraverso il concorso "L'Altro - antologia sulle diversità del Genere Umano", gli autori erano stati chiamati a esprimersi sulle contrapposizioni fra identità, in conflitto o meno, estendibili anche a quelle diversità in antitesi fra di loro come il terreste e l'alieno, l'Uomo e l'animale, l'Uomo e la macchina, il normale e il diversamente abile, il cristiano e il musulmano, l'uomo e la donna, il buono e il cattivo, il bianco e il nero eccetera. La redazione cercava testi provocatori (purché nei limiti etici del bando), senza falsi moralismi, variegati, indagatori e introspettivi. Ebbene, eccoli qua! La selezione è stata dura e laboriosa, ma alla fine il risultato è questo ottimo libro.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Furio Bomben.
Contiene opere di: Furio Bomben, Antonio Mattera, Maria Letizia Amato, Massimo Tivoli, Vespina Fortuna, Thomas M. Pitt, Laura Massarotto, Pasquale Aversano, Ida Dainese, Iunio Marcello Clementi, Federico Pavan, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Giorgio Leone, Giovanna Evangelista, Alberto Tivoli, Anna Rita Foschini, Francesco Zanni Bertelli, Gabriele Ludovici, Laura Traverso, Luca Valmont, Massimo Melis, Abraham Tiberius Wayne, Stefania Fiorin.
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Luna 69-19
antologia di opere ispirate al concetto di "Luna" e dedicata al 50° anniversario della storica missione dell'Apollo 11
Il 20 luglio 1969 è la data che segna per sempre il momento in cui il primo essere umano ha posato per la prima volta i piedi sul suolo lunare. Quel giorno una parte di voi era d'avanti ai televisori in trepidante attesa del touch-down del lander, altri erano troppo piccoli per ricordarselo e altri ancora non erano neppure nati, tuttavia ne siamo stati tutti coinvolti in molteplici maniere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Andrea Coco, Andrea Messina, Angelo Ciola, Cristina Giuntini, Daniele Missiroli, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Franco Argento, F. T. Leo, Gabriele Laghi, Gabriele Ludovici, Gabriella Pison, Iunio Marcello Clementi, Laura Traverso, Marco Bertoli, Marco Daniele, Maria Emma Allamandri, Massimo Tessitori, Namio Intile, Pasquale Aversano, Pasquale Buonarotti, Pietro Rainero, Roberta Venturini, Roberto Paradiso, Saji Connor, Selene Barblan, Umberto Pasqui, Valentino Poppi, Vittorio Serra, Furio Bomben.
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Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.