Diamanti Grezzi

Spazio dedicato al GrandPrix stagionale di primavera 2023.

Sondaggio

Sondaggio concluso il 20/06/2023, 1:00

1 - non mi piace affatto
0
Nessun voto
2 - mi piace pochino
0
Nessun voto
3 - si lascia leggere
0
Nessun voto
4 - mi piace
1
33%
5 - mi piace tantissimo
2
67%
 
Voti totali: 3

Marco Pozzobon
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 10
Iscritto il: 30/01/2023, 20:42

Author's data

Diamanti Grezzi

Messaggio da leggere da Marco Pozzobon »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

ospizi dove rinchiudere propria madre,
manicomi dove guardare se stessi

questa è la maturità, l'innocenza
si contorce su sé stessa e resta
un cane randagio dall'ano svuotato,
nel ricordo di quello che fu l'amore
lascio le mie vene sanguinare su
quella che fu la nostra prima notte

senza valore, i pensieri di un barbone
senza valore, il corpo di una commessa

la stesura di un contratto, la notte
marchia ogni mia mossa e l'epilessia
mangia la mia anima lasciando
un corpo senza prospettive gelare
sul palco di quella che un tempo fu
l'adolescenza, diamanti solitari
lasciati marcire in catapecchie,
ora mangia la muffa e sputa
il catrame

non ho futuro dentro me stesso
non ho futuro dentro me stesso

i cadaveri dei diciottenni
piovono sul cemento fresco
Gabriele Pecci
rank (info):

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Gabriele Pecci »

Bentrovato Marco, questo tuo testo penso che rifletta molto lo stato interiore di chi si trova immerso in un mondo che non comprende, e da cui di riflesso non viene compreso a sua volta. Mi spiego, la percezione del mondo deriva soggettivamente dalla comprensione individuale di noi stessi. Ma questa è la nostra concezione del mondo appunto. C'è anche un'altra concezione del mondo però, che è quella che invece comprendendo il mondo individualmente, attribuiamo poi al mondo stesso, dove la somma di molte più altre concezioni individuali che usualmente chiamiamo società, convivono e si mischiano le une sulle altre, ma tendono sempre, come ogni epoca insegna, a uniformarsi in una certa rappresentazione che, in qualche modo guida e indirizza così la percezione più comune o comunitaria del mondo stesso. Ecco che allora per qualcuno, per qualcuno che non si uniforma a questa concezione (altrimenti non avresti nemmeno questi determinati pensieri su di esso) queste due visioni, queste due percezioni non combaciano più. Da qui nasce il disagio della comprensione, del non comprendere, e del non venire a nostra volta compresi. Lo step successivo è comprendere appunto questo stesso fatto, il che porta man mano a mitigare questo disagio esistenziale di vivere in un mondo comunitario che sentiamo non rispecchi minimamente o quasi il nostro sentire. Mitigata la rabbia, si arriva pian piano all'accettazione, si arriva forse ad una sorta di resa interiore, a comprendere che esiste al fine solo una visione in fondo che conta è che và sempre più a fondo portata a maturazione mentre la seconda diventa puramente marginale esistenzialmente, ma non per questo però meno interessante da appurare e decodificare a seconda appunto di ciò che, andando sempre più a fondo del nostro sentire e percepire noi stessi, possiamo poi, relativamente a questa nostra capacità acquisita, identificare, e inquadrare meglio in ciò che con noi, e su di noi, è continuamente e in ogni momento in diretta o indiretta interazione, il tutto con una diversa e più matura consapevolezza.

Leggendo i tuoi versi ho rivissuto la stessa mia rabbia, la stessa mia ansia, lo stesso mio soffocamento interiore, e quindi sociale, in cui mi ritrovavo ad essere alla tua età.

A volte tutto questo è ancora presente, ritorna mascherato in diversa sua maniera, ma almeno ora ne ho come dicevo diversa e più matura consapevolezza, e ancora più importante, comprensione.

Finita la condivisibile o meno "lezione" sociologica scritta in realtà più a mio promemoria, passiamo alla poesia.

Posso personalmente dire che i versi che mi hanno colpito di più in virtù di ciò che ho espresso precedentemente, sono i primi due iniziali.

"ospizi dove rinchiudere propria madre,
manicomi dove guardare se stessi"

Ecco questi delineano bene a mio avviso una prossima mia, quanto comune, futura situazione, ma privi, o in presenza quantomeno minore, di rabbia, di impeto, del soffocamento e logoramento interiore giovanile, ma non per questo però poi così semplici o meno destabilizzanti al fine da dover o volere (entrambi) affrontare.

Una prigione senza gabbia fisica, dove la natura della "gabbia" dipende appunto solo dalla nostra presente o passata capacità di comprensione.

Voto 4.
Avatar utente
Maria Spanu
rank (info):
Apprendista
Messaggi: 102
Iscritto il: 16/09/2014, 18:09

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Maria Spanu »

Gabriele non potevo trovare migliori parole di quelle che hai utilizzato.
È vero che la realtà è soggettiva ma è altrettanto vero che, a mio avviso, vi sia una REALTÀ superiore che non siamo in grado di comprendere. A volte ci sentiamo sbagliati perché quel che succede intorno è sbagliato e non capiamo il reale significato e motivo.
Ci si interroga su infiniti "perché" fino ad avere la nausea nel capire che troppe cose non quadrano, troppi tasselli sono mancanti o rotti e che, con il tempo, essi stessi diventano la nostra gabbia. Una gabbia che si restringe a ogni piccola consapevolezza acquisita, costringendoci, a volte, a fermarci per respirare prima della prossima stretta.
Che dire Marco, questa poesia è malinconica, triste, vera, reale e soprattutto tragica.
Voto decisamente 5, anche se per l'importanza e il peso di questo scritto non c'è un voto abbastanza altro da attribuire.
Immagine

Immagine

Immagine
Immagine
Io sono nel Club dei Recensori di BraviAutori.it
Piramide
rank (info):
Apprendista
Messaggi: 155
Iscritto il: 21/07/2021, 19:02

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Piramide »

Ciao Marco, poesia come sempre bellissima. Mi è piaciuta anche molto la divisione dei versi. I primi due di introduzione e gli ultimi due di chiusura sono veramente fantastici. Il tuo inconfondibile stile in cui “vomiti” tutto quello che hai dentro ha creato di nuovo una poesia dal ritmo freneticamente drammatico, in cui emerge tutta la difficoltà della vita. Fra tutti, il senso di rifiuto, di insensatezza, di nullità emerge moltissimo. Anche il titolo è bellissimo. Voto 5.
Rispondi

Torna a “GrandPrix di primavera, 2023”


Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


La Gara 60 - Metropolis

La Gara 60 - Metropolis

(agosto/ottobre 2016, 24 pagine, 745,43 KB)

Autori partecipanti: Giorgio Leone, Alberto Tivoli, Massimo Tivoli, Mirtalastrega, Gabriele Ludovici, Ilaria Rucco, Eliseo Palumbo.
A cura di Lodovico.
Scarica questo testo in formato PDF (745,43 KB) - scaricato 92 volte.
oppure in formato EPUB (490,62 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 138 volte..
nwLascia un commento.

La Gara 53 - Metamorfosi

La Gara 53 - Metamorfosi

(luglio 2015, 26 pagine, 662,06 KB)

Autori partecipanti: Patrizia Chini, Gloria D. Fedi, Giorgio Leone, Aurora Cecchini, Alberto Tivoli, Angela 73.
A cura di Laura Chi (con la supervisione di Giorgio Leone).
Scarica questo testo in formato PDF (662,06 KB) - scaricato 154 volte.
oppure in formato EPUB (280,87 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 208 volte..
nwLascia un commento.

La Gara 38 - Sorpresa!

La Gara 38 - Sorpresa!

(maggio 2013, 30 pagine, 1,07 MB)

Autori partecipanti: Scrittore 97, Nunzio Campanelli, Marino Maiorino, Ser Stefano, Anto Pigy, Monica Porta may bee, Patrizia Benetti, Yendis, freecora, Pardan, Lucia Manna.
A cura di Lodovico.
Scarica questo testo in formato PDF (1,07 MB) - scaricato 343 volte..
nwLascia un commento.




Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


Un lavoro Fantastico

Un lavoro Fantastico

Antologia di opere ispirate a lavori inventati e ai mestieri del passato riadattati al mondo attuale.
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: Gabriele Laghi, Alessandro Mazzi, Isabella Galeotti, Marco Bertoli, Carlo Ragonese, Stefania Paganelli, Elegant Stork, Selene Barblan, Domenico De Stefano, Andrea Teodorani, Eliana Farotto, Andrea Perina, Gabriella Pison, F. T. Leo, Ida Dainese, Lisa Striani, Umberto Pasqui, Lucia De Falco, Laura Traverso, Valentino Poppi, Francesca Paolucci, Gianluca Gemelli.

Vedi nwANTEPRIMA (973,26 KB scaricato 46 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



La spina infinita

La spina infinita

"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.

Vedi nwANTEPRIMA (467,93 KB scaricato 232 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon

Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.



Masquerade

Masquerade

antologia AA.VV. di opere ispirate alla maschera nella sua valenza storica, simbolica e psicologica

A cura di Roberto Virdo' e Annamaria Ricco.

Contiene opere di: Silvia Saullo, Sandro Ferraro, Luca Cenni, Gabriele Pagani, Paolo Durando, Eliana Farotto, Marina Lolli, Nicolandrea Riccio, Francesca Paolucci, Marcello Rizza, Laura Traverso, Nuovoautore, Ida Daneri, Mario Malgieri, Paola Tassinari, Remo Badoer, Maria Cristina Tacchini, Alex Montrasio, Monica Galli, Namio Intile, Franco Giori.

Vedi nwANTEPRIMA (508,85 KB scaricato 53 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon