Il Mare

[Emma Faccin]

Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

► ►|| || ■ ▼ ▲

voce:

(nessuna voce opzionale)

E sentì il mare crepare tra le sue braccia,

"La festa è finita" disse per tutta la serata

e la sua anima crepata, deragliata, deturpata.

Tutta questa bellezza, tutte queste ombre

il cuore si fermò, "Non ha uno scopo l'aria che si infila sotto le unghie" e vide la selvaggia graffiarle la nuca un'altra volta.

"Mio amore, mio grandissimo amore sotto la basilica i civili marciano in fila,

le fiamme del padrone, le lacrime del santo e la tirannia della vergine."

Nessuna parola e nessuna sostanza,

la forma taglia il prato del vicino, acqua piovana e acqua lucente, il fumo cadde sotto una stella decadente;

dormisti sotto un letto a mangiare la polvere

"Sono finita" le dissi prima di osservare il cielo

e lo osservasti, e lo osservasti

"Urbi et Orbi" e le stelle nascere sotto Romeo e Giulietta

e caddi nella tua tomba,

se il tempo... Se il tempo.

Otto anni e ancora le conchiglie appese al comodino, "Un soliloquio per Lilith" e nessun'eclisse, nessuna voce;

le lettere sono state bruciate, i baci sono stati fucilati

e te, da tempo morta, giovane e senza speranza

Dannata o Dimenticata.

[Jacopo Serafinelli]

Sempre più difficile seguire queste evoluzioni visionarie.
Ci si perde nel tentativo di significanti significati… significati che sfuggono come le scintille di un falò.
Immagini criptate dall'alfabeto che compone il testo… senza un aiuto nessuno troverà il codice interpretativo necessario ma…
ma forse è proprio questa la provocazione!
Jacopo

[Menodizero]

Ciao.
Non sono in grado di cogliere il senso di tutto ciò che è scritto, ma nemmeno è necessario che ci sia un "senso".
Quello che colgo e, comunque, mi "lascia" qualcosa nella lettura è l'atmosfera sinceramente drammatica del componimento di alcune immagini (ad esempio, "i civili marciano in fila, le fiamme del padrone, le lacrime del santo e la tirannia della vergine" e anche "Otto anni e ancora le conchiglie appese al comodino").
Saluti.

[Laura Traverso]

interpreto come un non senso, un gran garbuglio che non giunge a niente, solo, forse, al desiderio di stupire. Ma la poesia deve parlare al cuore e questo brano non arriva... almeno a me non arriva, proprio per niente. Non mi è piaciuta affatto, mi spiace ma così è. Voto 1

[Emma Faccin]

Mi dispiace te abbia avuto questa percezione, ma si sa che non si possa arrivare a tutti e quando l'ho pubblicata sapevo che in molti non la avrebbero potuta capire. Raramente do chiavi di lettura, non sono portata a farlo e quando lo faccio mi sento a disagio. Non intendevo in alcun modo stupire, quando intendo farlo uso un linguaggio volgare e immagini meno metaforiche. Capisco anche che i miei riferimenti poetici sono abbastanza inusuali e raramente sono persone che vengono definite poeti. Buona giornata!

[Emma Faccin]

Sempre più difficile seguire queste evoluzioni visionarie.
Ci si perde nel tentativo di significanti significati… significati che sfuggono come le scintille di un falò.
Immagini criptate dall'alfabeto che compone il testo… senza un aiuto nessuno troverà il codice interpretativo necessario ma…
ma forse è proprio questa la provocazione!
Jacopo

Ciao Jacopo, sono felice che te l'abbia apprezzata! Sai, non mi ero mai resa conto di questo lato di provocazione. Io principalmente mi occupo di cinema e da tempo porto avanti una "battaglia" contro l'idea che ogni cosa in un prodotto artistico vada capita. Penso te abbia mai appreso che la mia scrittura è molto personale e non sempre di facile lettura, e penso che in parte derivi dalle mie influenze cinematografiche. Grazie per il commento

[Menodizero]

porto avanti una "battaglia" contro l'idea che ogni cosa in un prodotto artistico vada capita. ... penso che in parte derivi dalle mie influenze cinematografiche.

Ciao
Sono d'accordo sulla prima parte del tuo messaggio che ho riportato (ma si capiva già dal mio primo commento sul tuo testo); sarei comunque curioso di sapere quali siano le influenze cinematografiche che hanno in qualche modo ispirato le tue immagini.

[Emma Faccin]

Ciao
Sono d'accordo sulla prima parte del tuo messaggio che ho riportato (ma si capiva già dal mio primo commento sul tuo testo); sarei comunque curioso di sapere quali siano le influenze cinematografiche che hanno in qualche modo ispirato le tue immagini.

Da David Lynch, Man Ray, Stan Brakhage, Teo Hernandez, Joshua Peinado, il cinema No Wave e Tarkovskij principalmente. Ma forse mi ispiro ancora di più alla musica con autori come Current 93, Pere Ubu, Nick Cave & The Bad Seeds, Rowland S. Howard, Nurse With Wound, Damon Albarn e Lydia Lunch

[Letylety]

Degli artisti che hai citato conosco David Lynch e i primi Pere Ubu. Il primo ha fatto film incredibili e stordenti. I secondi una musica incomprensibile e splendida. Nick Cave e Damon Albarn, bravissimi, sono già più "comprensibili". Gli altri sono autori sperimentali e di nicchia. Tutto in linea con la tua opera che m'immagino parli di un suicidio. Ma anche se non fosse così, come per i film di David Lynch, non è il senso della storia a interessare. La forza delle parole, l'aura gotica e onirica, decadente, mi fanno dire che è un gran pezzo.

[Menodizero]

Da David Lynch, Man Ray, Stan Brakhage, Teo Hernandez, Joshua Peinado, il cinema No Wave e Tarkovskij principalmente. Ma forse mi ispiro ancora di più alla musica con autori come Current 93, Pere Ubu, Nick Cave & The Bad Seeds, Rowland S. Howard, Nurse With Wound, Damon Albarn e Lydia Lunch

Molto interessante, ti ringrazio.

[Nunzio Campanelli]

Anche io mi sono sentito spiazzato nel tentativo di rendere un'opinione sulla tua poesia e sinceramente avevo già rinunciato, dichiarandomi non all'altezza. Poi, evidentemente, ci ho ripensato. Devo dire in tutta sincerità che a me il tuo pezzo non piace, per il semplice motivo che non ho provato nessuna emozione nel leggerlo, e questo è un mio problema, ne prendo atto, ma è anche un tuo problema, visto che lo hai sottoposto a giudizio. E' come tentare di valutare un geode senza guardarne la parte cava. Si vede solo terra.

[Giuseppe Gianpaolo Casarini]

Un giorno, un mare tempestoso che agitava e scuoteva avvolgendo internamente, lì un lontano ricordo, oggi dopo anni, qui alla vista conchiglie mute ma che riportano al ricordo, tra questi tempi poi nascono e si intrecciano via via soliloqui, immagini, riflessioni, un poetare di particolare architettura che alla vista ti affascina . Brava: voto 4.