
A Marina...
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A Marina...

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Commento
Lo ritengo da 4. Però non posso, perchè manca il sondaggio…
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Mi scrivi:
"Oggi vorrei scriverti una lettera d'amore… Perché mi è così difficile scrivere due parole?"
La risposta è semplice: perché "Lingua mortal non dice quel ch'io sentiva in seno", dice Puccio (Puccio è Leopardi). Ligabue dice invece che "Ha perso le parole…", ma entrambi, e anche te, vogliono dire che la lingua è un codice, fatto di significati e significanti, e non sempre è possibile rintracciare il significante giusto per esprimere quel che si prova dentro. Più semplicemente: tradurre emozioni e stati d'animo complessi in parole.
Ancora:
"Decine di volte mi sono affiorate alle labbra e le ho sempre ricacciate indietro, nella convinzione che tu non avessi alcun bisogno di sentirle."
"E non abbiamo bisogno di parole per spiegare quello che è nascosto in fondo al nostro cuore", dice Ron in una canzone: il senso è comunque quello; cambiano solo le parole.
Scrivi: "Ovvio che ti volessi bene." E perché non "Ovvio che ti volevo bene."? L'imperfetto di solito è il presente del passato e con "volessi" (congiuntivo) sembra più qualcosa di "prospettico che dà una sfumatura di incertezza" e non "attuale" (attuale nel passato, intendo), nel senso più oggettivo e concreto. Ma è corretta con entrambi i verbi la frase: il senso cambia.
"Il dolore sordo nei dintorni del cuore", non mi suona bene; sembra retorica (di plastica), in particolare il sostantivo "dintorni", che ricorda la parola "paraggi": una cosa quindi periferica. Dice una poeta di lingua inglese:
"I hear it in the deep heart's core." Lo sento nella profondità del cuore, quindi più centrata sulla parola "cuore" la frase. Cambierei con qualcosa di simile o anche togliendo la parola "dintorni".
Ancora:
"Ho spiato tra le tue cose e mi sono macerato nei sentimenti più vili…", con "sbirciato" o "frugato", come a voler cercare una propria conferma di qualcosa, sarebbe più bella la frase, ma se ti piace "spiato", lascialo.
Ancora:
"Tu nemmeno te ne accorgi… nemmeno sai che in questi attimi infiniti il mio corpo si copre di dolorose cicatrici."
Dice un poeta/mistico persiano, Rumi:
"La ferita è il posto dove entra la luce", e poi si cicatrizzano.
Chiusura del tuo testo:
"E che io ci sono. Anche così. Dietro una finestra. E domani? Domani è San Valentino, e si vedrà…"
Quindi ogni cosa, passione, amore, tormento e altro si chiude con un messaggio di speranza e fiducia nel domani.
Bel componimento, Alberto Marcolli.
Per il voto ripasso… sono un po' indeciso.
P.S. Le cose scritte da me sono solo osservazioni, perché il testo è già molto efficace nella sua "emotività", come impatto/impressione, che intende trasmettere.
Cari saluti,
Antonio
Re: A Marina...
Motivo il voto:
Essendo io un poeta mancato, ma un discreto prosatore, premio i "sentimenti" di cui questo racconto lirico è un buon esempio.
Saluti…
Antonio
Aggiungo una cosa, visto che se ne parla nel tuo racconto:
Chi ama davvero sa perdonare, perché le persone non sono oggetti che possiamo possedere. Perdonare anche nel senso di comprendere e accettare gli altri per come sono. (Sembro un prete per come a volte scrivo, ma sono solo un misero peccatore. Miserere!)
Commento: A Marina...
Le frasi: " Ovvio che ti volevo bene. Come si può non voler bene a chi è cresciuto con te e con te ha camminato?" mi è parso che portassero la trama da un'altra parte. Chi scrive non ama più Marina? Si tratta di una compagna o di una amica o parente?
Poi tutto diventa più chiaro. Chi scrive sembra interessato solo ai propri sentimenti.
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Re: Commento: A Marina...
Chi scrive è un uomo. Se uno scrive una lettera d'amore, è ovvio che la scrive a una compagna di cui è ancora innamorato, anche dopo tanti anni, altrimenti non avrebbe aspettato il suo rientro.ElianaF ha scritto: 15/04/2025, 12:51 Lettera/racconto che si lascia leggere ma non mi ha entusiasmato.
Le frasi: " Ovvio che ti volevo bene. Come si può non voler bene a chi è cresciuto con te e con te ha camminato?" mi è parso che portassero la trama da un'altra parte. Chi scrive non ama più Marina? Si tratta di una compagna o di una amica o parente?
Poi tutto diventa più chiaro. Chi scrive sembra interessato solo ai propri sentimenti.
Quello che lui non sa è se lei è ancora innamorata, e si ripromette di chiarirlo il giorno dopo, guarda caso proprio a San Valentino, festa degli innamorati. Lui spera, inoltre, che l'avventura sia finita non troppo bene, visto che Marina è tornata,
Se una coppia è libera, queste cose succedono, e anche le donne tradiscono, ma non è detto che debbano finire sempre a coltellate, o no?
"Chi scrive sembra interessato solo ai propri sentimenti." Ovvio, lei è appena tornata e il chiarimento avverrà all'indomani.
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Re: A Marina...
Per la cronaca. Marina e Piero sono ancora insieme dopo quasi cinquant'anni, convivono ma non si sono mai sposati.
Strana la vita, molto strana.
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Re: commento
Alle due signore non è piaciuto il comportamento di Piero, l'autore della letterina, eppure garantisco che si tratta dell'esperienza reale di un mio conoscente, solamente non è finita con un femminicidio, e meno male, dico io.Laura Traverso ha scritto: 28/04/2025, 14:32 Trovo un pochino irritante il comportamento da "zerbino" di lui nei confronti della sua lei.
Per la cronaca. Marina e Piero sono ancora insieme dopo quasi cinquant'anni, convivono ma non si sono mai sposati.
Strana la vita, molto strana.
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