La vigna vedova di Levada

La risposta alla domanda che tu ci poni nel finale del tuo raccontino, io spero proprio che sia "no".
È come se una persona lasciasse scritto nel testamento che il suo cane venga ucciso dopo di lui.
Pensa che io ho dedicato diversi anni a costruire il mio orto, tra i palazzi delle case popolari, piantando alberi da frutto ai quattro cantoni, sentierini di pietre eccetera. Quando sono stato costretto ad andarmene da lì, ho citofonato a un mio vicino che aveva interesse nella coltivazione, gli ho detto di venire nel mio garage e gli ho passato tutti i miei attrezzi da lavoro.
- È tuo, trattalo bene! - gli ho detto alla fine, stringendogli la mano.
Il giorno dopo sono sparito.
Non avrei sopportato l'idea che tutto quel lavoro andasse sprecato.
No, mi spiace. Ho letto tante tue storie simpatiche e interessanti, ma sulla "morale" di questa ho tante riserve.