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Le altre recensioni o commenti Di Giuseppe Novellino: La spiaggia come un campo di battaglia della seconda guerra mondiale; una famigliola i cui componenti si comportano come marines pronti a tutto; un poverocristo sotto l'ombrellone che si trova nell'occhio del ciclone, cioè nel mezzo di autentiche manovre guerresche. L'idea, carina e originale, viene tradotta in un raccontino snello, sarcastico, pieno di umorismo. La prosa è brillante. Ci si immedesima nel povero bagnante, legato come un salame, abbandonato sulla sabbia mentre scoppia un temporale. Di Angela Di Salvo: Il racconto rappresenta, oscillando fra ironia leggera e disagio esistenziale,le paranoie mentali di un protagonista che non ha nome(è nominato come "lui" ) e una compagna che gli fa da spalla (anch'essa una "lei" senza nome). La coppia è legata da un particolare feeling che,mascherato da complicità, nasconde la debolezza reciproca di sottrarsi alla ritualità delle contingenze del presente, metafora dell'apparato delle consuetudini del nostro tempo che sfociano spesso nel vuoto dell'inconsistenza progettuale e nella ricerca di simboli dietro cui non è dato sapere cosa di significante si celi. Secco come uno schiaffo il dialogo si consuma asciuto e veloce. La prosa (che rivela qualche congiuntivo mancante) è leggera e fluente con un lessico appropriato ed essenziale. Di Bonnie: Mi è molto piaciuta la scelta di raccontare questo spaccato di vita che molto spesso viene celato, ma è più frequente di quanto si creda Mi fà parecchio arrabbiare il protagonista, forse perchè mi ricorda qualcuno che conoscevo, un uomo a cui piaceva esibire la compagna(che poi era un amica mia) ..si può accettare qualsiasi cosa, a patto che non la si subisca, ma che venga condivisa Di BirdyBirdy: Incisivo, agile, sottile da un punto di vista artistico e psicologico, rispecchia ed interpreta in rapide ed ironiche pennellate le angosce del vivere contemporaneo, le ossessioni sulle quali puntelliamo le esistenze. Un'analisi acuta e intelligente. Complimenti, a me è piaciuto moltissimo. Di Dino: Interessante e complicato. Un racconto scritto bene con risvolti vagamente psichiatrici che sono a cavallo tra la nevrosi e l'ossessione. Le "manie" del protagonista sono descritte con una leggerezza da non far pensare ad una malattia ma ad un gioco erotico con venature di comica ironia. Come quell'omega che è molto esplicativa e divertente! Di Pia: non so se ho capito, forse il ragazzo è tanto ossessionato dalle lettere, compresa la punteggiatura, che quando realizza che c'è chi non può vedere la modella decide di fare foto versione braille? Io l'ho inteso così e comunque come interpretazione mi piace anche se no è quella giusta. Il racconto è "cool", anche l'ossessione è descritta in maniera simpatica. Benvenuto tra noi

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