Premesso che Dio non osserva senza fare niente.
Mai lo ha fatto e mai lo farà.
Esistono tre tipi di male, scavando fino alla radice, nascosta nel racconto.
Proviamo a sintetizzarli, secondo il sentire Cristiano, cui il racconto fa esplicito riferimento.
Dalla Genesi:
1) L’uomo sceglie il male: E’ in definitiva una sua “creazione”. Il peccato è un male morale.
2) Il male morale crea nell’uomo un male fisico, come conseguenza del suo agire: Punizione di Dio.
3) Causa quel male, quella sofferenza, l'uomo può riscattarsi dal peccato, dal male morale.
Tre mali di cui solo il primo è “cattivo”: quello di origine umana. Gli ultimi due sono mali “buoni” e necessari.
Il male esiste, perché esiste l'uomo.
Dio non elimina l'uomo quando sbaglia, lo accetta così com'è.
Cerca tuttavia di tamponare e limitare, il male che farà: Con punizioni varie Es: Diluvio, lingue diverse etc.
Dio è come una Padre col figliolo monello: o lo ammazza di botte, o scende a patti cercando di educarlo al bene per quanto può … e Dio … non dimentichiamolo mai: Può tutto!
L'umanità è però come un unico corpo in cui la sofferenza di una parte, diventa beneficio per le altre membra Es: La bruciatura della mano salva l'uomo dal fuoco etc.
Ciò premesso, oggi la società ha enormi difficoltà nell’accettare male, dolore etc.
Perché questo accade?
Tutto risiede nella incapacità della società odierna nell’ accettare lo stato di peccato: di male morale.
L'uomo peccatore ha, col suo agire, “stravolto” l'ordine divino.
In questo stravolgimento tutti gli uomini sono compresi: sia per eredità che per fattività.
Il male che affligge l’umanità è una conseguenza naturale alla libera scelta dell’essere umano di vivere nel male morale.
Ribellarsi a questa giusta punizione preferendo l’accanimento nel perseguire ulteriore male morale è da idioti. Questo è tuttavia, oggi, il sentire e l’agire di molti … e denota una sconcertante stupidità.
Il racconto rappresenta a pieno titolo questa “scuola di pensiero” di figlioli monelli, piagnoni e pronti a produrre immediata autodichiarazione di esenzione dal giusto e meritato castigo, perfino quando non richiesta. Quanto al titolo: inteso come insieme di parole che definiscono il racconto più adatto sarebbe forse stato: Idiota: venga il tuo regno. Un regno ben diverso da quello cui l’umanità è destinata.
Queste sono le ragioni per cui il racconto non mi piace.
Come detto Dio non osserva senza fare niente, mai lo ha fatto e mai lo farà.
A volte è costretto ad intervenire per limitare, il male “creato” dall’uomo, e quando lo fa, lo fa sempre per proteggere le sue Creature, che nonostante tutto quel che hanno combinato, ama ancor oggi come amava ieri.
In questo intervento, talvolta Dio si serve di alcuni uomini, ma il male fisico che questi uomini provano sulla loro pelle dopo esser intervenuti, facendo incursione oltre la linea del male, per un fine più alto, segna la differenza sostanziale tra orde di piagnoni impuniti e strumenti nelle mani del Bene.
Voto scarso, mi spiace perché non è affatto scritto male: serve il male, quello “cattivo” e di origine umana.
Naturalmente questo è null'altro che il mio sentire: Alla prossima Roberto.