Vignetta di un fumetto di Zero Calcare su maglietta

Caro Matteo, malgrado prediliga la pittura "classica", non disdegno il fumetto, perché credo sia un genere che può raggiungere espressioni elevate, mediante l'uso di un disegno narrativo, a colori o in bianco e nero. Ma prima di recensire, disinteressatamente e amichevolmente, volevo spendere qualche parola su Zero Calcare, nell'eventualità che fosse sconosciuto a qualcuno. Il suo nome vero è Michele Rech, fumettista italiano, nato in una località della Toscana, che proprio adesso mi sfugge. Il suo pseudonimo nasce nel momento in cui, dovendo scegliersi un nickname per partecipare a un dibattito su internet, si ispirò al refrain dello spot pubblicitario su di un prodotto anti calcare. Da lì decise di battezzarsi come lo conosciamo, vendendo, proprio nell'anno in corso, moltissime copie di libri. Ritornando allo spunto preso, che hai riprodotto sulla maglietta, e dopo averti scritto la premessa sui miei gusti, con franchezza ho trovato simpatico il fumetto, giacché, come si suole dire nel gergo moderno, i protagonisti mi sembrano un poco "sbarellati". Concludendo, entrambi dobbiamo ringraziare l'amico Zerocalcare, per averci fatto sorridere.