Muro contro muro (io e non io) saggio

Un testo scritto bene, scorrevole e con linearità di linguaggio, affinché ogni lettore possa comprenderne appieno il significato. Dinanzi a certe situazioni, è veramente difficile sapere quale sia la cosa giusta da fare, in particolare modo nell'istante in cui si è testimoni di un dolore continuo, nel vedere una persona allettata, che si nutre con un sondino, incapace di svolgere le normali funzioni vitali, come qualunque altro essere umano. L'episodio narrato, è suscettibile di legittime opinioni, che lascio a chi desidera soffermarsi sulla storia accaduta. D'altro canto, persino amando una persona, trovantesi addolorata e fisicamente sofferente, si desidera sempre sperare che la vita possa proseguire, senza commettere errori che ne influenzerebbero il risultato finale. In quei casi estremi, simili al nostro protagonista, ossia il professore, forse, occorrerebbe ricevere un segno dall'Alto, per venire illuminati sulla decisione più consona da assumere. Ogni caso è a sé, e le sfumature della sopportazione sono assai più diffuse di quanto si possa immaginare. Certamente, vanno rispettate le opinioni altrui, comprendendo la fragilità e la libertà di agire come si ritenga più utile e corretto fare, per il bene di chi è divenuto un "vegetale". Pubblicazione didascalica! Un cordiale saluto all'autrice.