L'artista

Settore azzeccato. Schietto, veloce e di facile comprensione.
Mi è sembrato di vederlo il tipo che preoccupato percorre i portici e riflette
sui disegni artistici che vede. Poi varca la soglia del ristorante dove per la tredicesima volta sta per incontrare una donna diversa.
La sorte però le rirerva un colpo di scena. Lui che cerca una riccona per essere libero di fare ciò che vuole, in sostanza è questa la sua mira.
Pungente, spassoso e ironico

Un racconto umoristico che fa sorridere, anche perché, il finale è davvero da squarto. Il protagonista è tutto intento a osservarsi intorno, mentre cerca di raggiungere il luogo deputato al tredicesimo appuntamento, lasciandosi andare ai pensieri, tipici dell'artista. La speranza è quella di trovare qualcuno che possa non condizionargli la vita, magari una donna ricca o lavoratrice. Ma la sorpresa è dietro l'angolo, o, meglio ancora al ristorante: un'altra artista! Una piacevole ironia…

Racconto breve e piacevole, divertente e con una punta d’amaro. L’immagine dell’artista pensoso arriva immediata, pare di vederlo mentre borbotta un po’ scoraggiato davanti all’impiegata, mentre passeggia e medita uscendosene con quella bella frase sui portici: “hanno di meglio… non sanno che ci sarebbe di meglio”, mentre critica l’arte che imbratta i muri, mentre cerca di farsi un’idea della tredicesima fanciulla. Si è già fabbricato un’aspettativa e vuole qualcuno che vi si adatti, non che costruisca altro insieme a lui.
La narrazione è delicata come il soffiare dentro a un palloncino: a ogni respiro cresce, si gonfia, si dilata, si prepara a volare, abbracciando il mondo. La frase di lei è simile a uno spillo che buca all’improvviso quel palloncino. Un po’ dispiaciuti per lui non si può fare a meno di ridere immaginandolo mentre, con pezzetti di palloncino scoppiato sul naso e tra i capelli, si accinge al piano B di una nuova carriera.

Bene bene bene, mi aspettavo merce fina e non sono rimasto deluso! Il tipo di umorismo che piace a me: situazione seria (o seriosa, vabbè, non sottilizziamo… ) narrata in tono leggero con rovesciata imprevista! Si potrebbe descrivere come un incontro di scherma: studio iniziale (agenzia e situazione), colpo d'incontro (scopo dell'appuntamento), finta (i writers), attacco (l'incontro) e botta finale. Chapeau!

(ok, ho visto che sono passati un po' di anni dall'inserimento del racconto e dagli altri commenti, ma se le cose non sono state lette prima, sono sempre nuove)