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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: Un racconto pauroso soprattutto per lo stile spietato e sommesso con cui è narrato. Come si combatte una polvere che non si può afferrare né colpire? Con cui non si può dialogare? Un’ombra malvagia senza alcuna empatia, che riconosce solo la paura delle sue vittime-cibo. In un testo così breve sei riuscito a dare un crescendo di sensazioni: polvere che soffoca nel buio notturno, lamenti inascoltati, paziente attesa, squarci nella carne e quel macinare orribile (conosco bene la macchina coi rulli per l’uva, grazie per avermi suggerito anche quest’incubo!). Perfetto anche il finale, con quel pensiero che è solo una constatazione, lucida e gelida.
Di Massimo Tivoli: Ho apprezzato l'idea che è una duplice idea, un duplice terrore. In primis le vittime della polvere, un contrappasso implacabile... spinte dalla fame, uccidono se stesse in un modo atroce e la condizione li porta ad assaporare ogni attimo della loro morte. Secondo, il carnefice stesso prova paura... non può fallire, se fallisce una sola volta si dissolverà. Ripeto, una bella idea.
Di Simone Babini: Grazie per la recensione. In realtà questa opera ruota, per quanto breve, intorno a 2 miei brutti incubi. Uno, ricorrente, riguarda l'immagine di una creatura che "trita" uomini in una di quelle macine manuali che si usano per fare il vino e che ho usato diverse volte (per l'uva intendo...), mentre l'altro incubo è ancora più inquietante e lo tralascio qui per brevità.
Di Antonella P: Breve ma assolutamente incisivo. Si prercepisce a fondo la mancanza di pietà e di sentimento della polvere essassina. Io avrei descritto in maniera più dettagliata la paura degli umani rapiti, visto che la protagonista del racconto se ne nutre. Al di là di questo, testo molto piacevole.
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
Special thanks to all the friends of BraviAutori who have
contributed to our growth with their suggestions and ideas.
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