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Le altre recensioni o commenti
Di Alberto Marchi: Grazie Sartisa, la tua è una valutazione interessante: ora sospetto che il "parolatore" tenda a criticare tutto ciò che va oltre le proprie capacità. Cercherò di migliorare il "carattere"... non sei la prima che me lo dice,
Di Isabella Galeotti: Paroliere, questo era il classico parolatore, concedetemi il vocabolo.
Bel dibattito tra una mamma preoccupatissima per il figlio che non ha ancora ben chiaro cosa fare da grande, ed un parolaio, probabilmente vecchio amico. Quest'ultimo suggerisce alla povera donna una cascata di suggerimenti con i suoi pro ed i suoi contro, per le occupazioni che il figlio potrebbe intraprendere. La concluione...leggetela. Racconto carinissimo, utilizzeri un carattere ariel 12 questo mi sembre eccessivo, d'accordo che volevi evidenziare il fatto, ma mi sembra esagerato. Di Alberto Marchi: Eh eh eh Ida! Bodo e Bido non arrivarono alla pensione! Grazie!
Di Ida Dainese: Che ironia amara sul lavoro e sul futuro. Un racconto presentato in forma di dialogo e narrato dai due interlocutori, simile allo stralcio di una conversazione che si potrebbe udire dovunque. Una madre preoccupata, un figlio che non ha le idee chiare, un consigliere troppo consigliante. Sul tutto vorticano le chiacchiere e le parole, si intessono discorsi su discorsi mentre da qualche parte un povero lavoratore pensa sempre (ma guarda un po') alla pensione.
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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