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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: Scusami, Bardo, per l'appunto sul "genere". Non potevi metterlo perché in effetti non è presente. Mi rendo conto però che una lista che comprenda tutto sarebbe quasi impossibile. Io, quando sono in dubbio, faccio così: scrivo "narrativa" e poi metto nella "descrizione" quello che penso sia più adatto. Si tratta solo di un dettaglio, sai, il tuo racconto rimane un bel testo che merita di essere letto!
Di Bardo Ondedei: Grazie Ida per le belle parole spese. Per il genere in effetti bisognerebbe invitare i gestori del sito ad ampliare la scelta di genere e sottogenere letterario.
Di Ida Dainese: Bel racconto che mi ha affascinata. Per la definizione del genere, non è un "fantasy", direi invece un "fantastico" o un "mistery". Lo stile concitato dei dialoghi rende bene sia l'ansia crescente del protagonista che il suo carattere impulsivo. Fin dal primo momento si è incuriositi dalla vicenda, si suppone, si sospetta, poi si realizza, contenti di aver capito. La narrazione scorre bene, senza intoppi (ho letto la versione Doc) e riesce a rendere prima quel senso di urgenza proprio della fuga del protagonista e poi quell'istante di immobilità che segue la rivelazione. Ottima la chiusura finale che riprende il titolo.
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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