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Le altre recensioni o commenti
Di Ivan Bui: La fuga dase stessi è sempre la più difficile, in situazioni come queste (credo, per fortuna non mi hanno nemmeno sfiorato …) sia impossibile. Mario é un personaggio ispirato dalla lettura di un libro e dalle discussioni, queste si reali, con mio padre. Roberta é un personaggio complesso, che sceglie di essere libera dentro una "prigione". Una situazione nella situazione, che non sempre viene colta. Grazie per l'attenzione e per la competenza del commento.
Di Ida Dainese: Le parole di chi scrive "cadono" negli occhi di chi legge mostrando un po' di quei sentimenti, di quelle emozioni che le hanno create e suscitandone di nuove, legate alla vita diversa, alle esperienze differenti dei lettori. Ma la comunicazione avviene comunque. Non so se ti è riuscito di dire quello che volevi ma il racconto è bello, venato di malinconia.
Mario non è in fuga materialmente ma scappa, non volente, da se stesso. Non ha ancora trovato il modo di venire a patti con l'umanità degli altri, di capire cosa fare del suo presente senza punti di riferimento, tormentato da un passato che è un colosso con i piedi d'argilla. Hai raccontato in terza persona, usando spesso il punto di vista di Roberta e adoperando la seconda persona quando cerchi di esprimere i pensieri di Mario senza farlo parlare o pensare. Questo stile è ben adatto a descrivere un personaggio che ha diverse verità, che è troppo complesso per pretendere di conoscerlo bene, neanche se si è il suo autore. |
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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