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Le altre recensioni o commenti Di Mariovaldo: Marcello, grazie ancora, pero' non puoi incuriosirmi e lasciarmi a macerare... dimmi dove posso trovare il tuo racconto e saro' felice di leggerlo e dirti il mio sentire in merito, appena me ne lasceranno il tempo Di Marcello Rizza: Si, ci sono racconti che scriviamo e che amiamo particolarmente. Conosciamo cosa ci ha mosso e motivato. Il mio è "Complicità". Quel racconto è nato per caso e forse dovrei sempre scrivere "per caso". In ogni caso, niente a che spartire con il prezioso e "completo" tuo racconto. Di Mariovaldo: Marcello, grazie! Questo è un racconto che amo, come amo la Scozia e il suo folklore, e ci ho messo molto impegno a scriverlo. Il tuo apprezzamento è appagante, sin troppo, non vorrei montarmi la testa e pensare di essere uno Scrittore. Di Marcello Rizza: Ciao Mario. Mi hai chiamato, me e altri, a considerare questo tuo racconto, pronto anche alla stroncatura. No, non è possibile stroncarlo, quantomeno per come io vivo in racconto. Non vado a cercare l'accento sbagliato greve o acuto, come altri fanno, più bravi di me. Nel racconto voglio immergermi. E nel tuo ci si immerge e ci si incanta, sempre che nel dramma ci possa incantare. Sei riuscito a indagare te stesso, a immaginare le tue mani su quel cuore amato, sei riuscito a sporcarti il volto col sangue della "tua" amata per una ragion di Stato. Hai vissuto e ci hai fatto rivivere il dramma. E infine scrivi come vorrei scrivere io e questo mi piace. Non averne a male se molti racconti belli qui si perdono. Fa parte del gioco. Ti ho letto in concorso e ti sto leggendo qui e ora. È sempre un prezioso leggerti in ogni tuo racconto. Di Mariovaldo: Molto tempo è trascorso, non solo dalla vicenda narrata ma anche da quando questa pagina è stata postata. Lo so bene che è scritta in modo particolare, e anche per questo avrei gradito un cenno, una stroncatura, un suggerimento: nulla. La mia cornamusa continua a suonare mestamente sola nei pascoli delle Highlands.

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