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Le altre recensioni o commenti Di Ida Dainese: La frase migliore che riassume questo racconto è quella che hai dato nella descrizione: ricordo di un silenzio che uccide. La freddezza dei rapporti, quel non aver fatto niente per ascoltare, lasciar spiegare, rimediare, sono dovuti a un sentimento ferito che non ha avuto modo di cicatrizzare. Quello che resta al lettore è una nota amara, la verità di un silenzio che ha ucciso la fiducia, ha impedito il perdono, ha lasciato una ferita senza possibilità di guarigione. Di Giancarlo Rizzo: Un racconto triste, di quelli che ti possono strappare le lacrime proprio perché il dolore avrebbe potuto essere meno incattivito se non ci fosse stato l'equivoco. Il racconto è dettagliato nella descrizione dei sentimenti. Troppo dettagliato. Non ho trovato lo spazio per entrare anch'io nella storia, per immaginare, per intuire le emozioni. Così l'ho letto ma non mi ha commosso.

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