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Le altre recensioni o commenti
Di Rossella D'Ambrosio: Condivido il suo pensiero Selene. La storia ci insegna, sempre! Ricordiamo come dalla paura del "diverso" le nazioni hanno sviluppato un senso di superiorità portando avanti le loro ideologie e il proprio credo di nazione egemone. E da qui sappiamo bene quali crimini di odio a danno dell'umanità sono stati commessi. Grazie per aver condiviso il suo pensiero che condivido a pieno.
Di Rossella D'Ambrosio: Sono d'accordo con lei Giancarlo quando dice che accentuare l'individualità è la direzione sbagliata. Io penso che sia più giusto e mi auguro che nasca nell'uomo la "sensibilità della diversità". Diversità intesa come essenza del mondo, come ricchezza e come opportunità per ogni singolo uomo, e mai come difetto, come inferiorità e come termine di paragone poiché ad ognuno e ad ogni cosa va riconosciuto il suo valore inconfutabile ed essenziale.
Di Selene Barblan: Per essere e sentirsi diversi o simili bisogna necessariamente avere un confronto; nella solitudine e nell'isolamento (in un'idea, in uno schema di pensiero rigido) non c'è spazio per l'evoluzione. Chi per ignoranza o paura cerca di annientare questa diversificazione tenderà all'autodistruzione, come individuo e come "specie". Io considero l'odio nei confronti della diversità come un'ottuso e estremamente pericoloso meccanismo di difesa. Tutto ciò che mi circonda purtroppo sembra far pensare che come specie stiamo scivolando a una velocità sempre maggiore giù per quella china.
Di Giancarlo Rizzo: Personalmente sono sempre stato indicato come un creativo, un diverso e la mia libertà viene prima di ogni altro valore.
La diversità non è solo un diritto ma una necessità per chi valuta l'individualità. Nella cultura occidentale la negazione dell'individuo pare sia il maggior male possibile per l'Uomo. Tutti gli studi sulla mente partono dal presupposto che si possa essere felici solo quando l'uomo avrà realizzato in modo completo la coscienza e la consapevolezza della sua individualità. Ma forse la direzione è sbagliata! Forse non è accentuando o rafforzando l'individualità, la Via per essere felici. Ancora il dubbio: Tutti diversamente uguali o ugualmente diversi? |
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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