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Recensione o commento a: L'Incidente di Goiania - (Racconto Giornalismo, Breve) - di Ibbieffe:

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Di Andr60: Lo ricordavo, anche se mi pareva avesse avuto dimensioni minori come gravità (ricordavo "solo" il numero di morti, non tutto il resto). E comunque, è da allora che si cominciò a parlare anche della potenziale pericolosità delle bombe nucleari "sporche", usate a fini di terrorismo. Interessante articolo.
Di user deleted: Non sono d'accordo. In realtà l'aver messo in luce lo svolgimento dei fatti è, in qualche modo, rendere giustizia. E posso assicurarti che, come ci tieni giustamente a evidenziare, il vero colpevole di tutta questa storia, la totale mancanza di conoscenza, è venuto subito a galla. Anche se alcuni aspetti restano oscuri: se i medici dell'ospedale si fossero resi subito conto della contaminazione radioattiva, il disastro sarebbe stato limitato. Ciò che non potremo mai cancellare è la frustrazione che tutti proviamo perché qui ogni anello della storia sembra sganciarsi dalla realtà e fluttuare per conto proprio non solo in un alone di indicibile ignoranza, vero, ma anche imprudenza. Perché il non sapere può essere anche giustificato da condizioni oggettive, ma da esso deve scaturire una maggior cautela: non so, quindi sto maggiormente attento. Eviterò, per rispetto dei morti, di dichiarare apertamente a chi mi riferisco in particolare. E qui c'è di nuovo la frustrazione che parla, alimentata dal dispiacere che si prova pensando a tutte quelle giovani vittime. Se poi pensiamo che tutto è scaturito da un furto, la storia assume una connotazione da trama noir talmente assurda da farci pensare che solo la mente di uno scrittore l'avrebbe potuta partorire.
Confermo il mio ringraziamento per il lavoro così utile che hai fatto e anche il pollice in su.
Di Ibbieffe: Ti ringrazio davvero per la recensione positiva anche se, purtroppo, non penso di aver reso giustizia a questa storia!
Quello che è accaduto a Goiania è una delle tante testimonianze su quanto l'ignoranza possa essere più pericolosa di qualsiasi arma, regime, ideologia…
Qui le morti e le ferite sono state tecnicamente provocate dal cesio-137 ma, in realtà, è stata l'ignoranza. L'ignoranza dei due ladruncoli che hanno pensato bene di rubare la testa rotante del macchinario e addirittura di aprire il cilindro di piombo, l'ignoranza di tutta la gente che si è intrippata su quella "misteriosa" polvere dalla "magica" luce blu, l'ignoranza della guardia che ha disertato il lavoro per vedersi "Herbie sbarca in Messico", l'ignoranza di chi ha deciso di lasciare in quell'ospedale un macchinario con al suo interno una fonte radioattiva sottovalutando la cosa o semplicemente fregandosene…
Di user deleted: Vorrei ringraziare Ibbieffe per averci voluto portare a conoscenza di questo assurdo incidente di cui non conoscevo nulla. Lo svolgersi dei fatti è talmente incredibile che per un attimo ho dubitato fosse perfino possibile. È tutto tremendamente vero. Vorrei solo aggiungere, alla già molto dettagliata esposizione dell'autore, che il Cesio è solubile in acqua e anche questo spiega la rapida, esponenziale diffusione della contaminazione e l'allargamento a dismisura dell'area contaminata. Una considerazione forse banale ma che non posso proprio trattenermi dal fare: al di là della guardia, come si può ignorare la pericolosità della scelta di mantenere sul posto una bomba radioattiva di questo genere (se non erro per una disputa legale)? Grazie Ibbieffe, ti ho messo un pollice in su, meritato.
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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