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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: La lettura di questo racconto mette tristezza, questo continuo tentativo di tarpare le ali a chi desidera volare, di imprigionare la mente con la chimica e gli incantesimi da strapazzo. Per fortuna sono rimasti tentativi, perché il protagonista non si è mai arreso, a dispetto di ogni sofferenza, è riuscito a resistere. In questo senso il titolo è perfetto, la rottura della Giara-prigione, come il guscio di un gigantesco uovo da incrinare e spezzare, rinascendo a nuova vita.
Di Isabella Galeotti: Enigmatico. A volte la famiglia non vuole in casa un artista. Specialmete alcuni tipi di famiglie preferisco che i loro figli diventino preti oppure notai o ancora medici. Un artista una persona estroversa a volte diventa incompresa nell'ambito famigliare. La cosa assurda che sottopongono i loro figli a diaboliche fatture per far uscire quell'essere che a loro non piace.
Spero che questo breve brano non sia un frammento della tua vita. Altrimenti capisco le sofferenze che hai passato e l'incomprensione della famiglia, la stessa che ti dovrebbe aiutare e coccolare e sviluppare le tua attitudini e non abbatterle e ucciderle per costruire una nuova persona, di loro gradimento. Ottimo racconto. |
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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