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Le altre recensioni o commenti Di Ida Dainese: Mi ha colpito questa poesia per la verità con cui hai descritto il volto della povera gente che cerca di sopravvivere. Le immagini invernali non hanno la sfumatura di gioia cittadina, di caldi caminetti e letture in poltrona; qui c’è il lavoro quotidiano che diventa più duro e difficile. Bello il quadro che rappresenta uno dei momenti più importanti nella vita dei poveri di un tempo, quando l’uccisione del maiale era simbolo di una fame scongiurata, motivo quasi di festa, rappresentato dai vestiti con le sfumature allegre del rosso, dai bambini che giocano, dagli alberi colorati, da un cielo che esplode in un’armonia di sfumature. Di Arcangelo Galante: Ritengo che rimanga intramontabile, il tema della lotta per la sopravvivenza, in quanti sono stati vittime di un beffardo destino o di un'infelice eredità, colma di gravosi affanni e di quotidiana mestizia. Però, nonostante il faticoso vivere nell'affrontare congenite o acquisite problematiche, straordinariamente è da ammirare quell'innata speranza di coltivare il desìo di lotta, affinché si possa migliorare il futuro proprio. Molto delicati i colori del quadro che accompagna l'opera, per lo sviluppo d'una realtà aspramente così ben poetizzata dall'autore.

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