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Le altre recensioni o commenti Di Arcangelo Galante: Adoro i papaveri, come pure tanti altri fiori, ma, la bellezza emanata dal rossore dei suoi petali, che tanto paiono essere fatti di carta di riso, mi affascina, in virtù di una delicatezza che, senza violenza, risiede proprio in quella forza cromatica. Persino lo stelo, che sorregge l'intero fiore, possiede l'eleganza di un gambo che ricorda quello di un calice. L'opera riesce a conservare quanto di meraviglioso l’artista ha desiderato trasmettere, con l'utilizzo dei colori, adoperati per mantenere la peculiarità di tali fiori. Complimenti anche per lo scenario verde-azzurro, quello del prato e lo scorcio del cielo, che fanno da cornice ai protagonisti immortalati sulla tela. Di Ida Dainese: Due fiori che risaltano tantissimo, per il colore e per essere così in primo piano. Di solito li associamo a campi di grano estivi o a grandi distese d'erba, in ogni caso si fanno notare. Qui sullo sfondo, tra l'erba ce ne sono altri, ma la storia è raccontata dai due che occupano quasi tutto il quadro. Il primo ancora quasi in boccio sembra rivelarsi timidamente, il secondo ha già spalancato la corolla e lascia intravedere il piccolo cuore nero. La vita che nasce, sboccia e giungerà alla fine, lasciando altri semi dietro di sè. Bellissimo il colore di fuoco e le sfumature del secondo fiore che rendono la sensazione leggerissima e setosa propria dei petali di papavero.

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