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Le altre recensioni o commenti Di Isabella Galeotti: Tenerissimo un racconto molto dolce e dilicato. Carina la stesura e l'impostazione alternativa. Per il testo molto scorrevole e piacevole. Non avevo mai letto che due anime solitarie ed introverse si potessero incontrare grazie ad un fogliettino adesivo. La sensibilità del personaggio femminile è molto spiccata e riesce a cogliere la confusione e l'agitazione che ha il suo vicino di casa. Di Milena Giacomoni: I post-it per me hanno un significato particolare... Ho il vizio di lasciare una frase o un pensiero alle persone a cui tengo e mi piace che lo ritrovino quando io non ci sono Di Ida Dainese: Un bel racconto capace di ridare speranza, di offrire un ottimo spunto di riflessione. Abbiamo bisogno di comunicare, di aiutare e essere aiutati ma molte volte è così difficile da farci pensare che sia impossibile. In questo racconto i due protagonisti non si arrendono alle difficoltà (di comunicazione per Silvia, di gestione per Enrico) ma per farlo hanno avuto bisogno l'uno dell'altra. Tu l'hai raccontato in modo discreto, senza invasione, portando il lettore a osservare ciò che succedeva e a fare il tifo per loro. Ci hai messo anche un tocco di magia, usando un'innocua serie di foglietti, che improvvisamente diventano tocchi di bacchetta di qualche fata sconosciuta. Oggetti semplici e reali che non guarderemo più con gli stessi occhi. Di Erika Gardosi: Ho trovato questo racconto dolcissimo e da quando ho saputo di Silvia ho sperato che Enrico la incontrasse. Sono stupita positivamente dal tuo saper scrivere racconti mai banali ed originali Di Massimo Tivoli: Racconto tenero e romantico. Ho trovato simpatica l'idea di dare al post-it l'immagine di mezzo di comunicazione. È proprio vero, la comunicazione diretta, face-to-face, diventa sempre più difficile, forse per timore dell'altro, forse perché troppo presi per ascoltare. Meglio un tipo di comunicazione asincrona dietro la quale nascondersi oppure comunicare senza dare noia. In realtà, nell'ottica di socializzare, non sarebbe meglio, ma questo racconto ne rappresenta un'eccezione col suo lieto fine.

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