Le altre recensioni o commenti
Di Arcangelo Galante: Faccio mio, questo articolo giornalistico, in quanto, le riflessioni esposte, si sposano pure con le mie, aggiungendo che, il valore intrinseco e la bellezza scaturita dalla celeberrima coppia, formata da "Sandra-Raimondo", difficilmente potrà essere emulata, né facilmente sostituita, televisivamente parlando, da altre coppie. Con la loro morte, avvenuta a breve distanza, l'una dall'altro, un bel capitolo di piacevole intrattenimento si è chiuso, lasciando intensamente rattristati e persino amareggiati, gli spettatori, i fans, ma, specialmente, quanti a loro due, sinceramente erano legati, affettivamente. L'articolo lascia una buona impressione di amicizia. È un sincero commiato, senza toni celebrativi artificiosi. Grazie, gentile e sensibile Gilbert, per una sì tale pubblicazione, atta a rispolverare ricordi meravigliosi sui due personaggi dello spettacolo, assai meritevoli di un siffatto saluto. Messaggio condiviso e apprezzato!
Di Ida Dainese: Due persone che ho stimato e amato. Mi piaceva lui per il raffinato umorismo, per il suo piegarsi nel ruolo comico di marito birichino, mi piaceva lei per lo spazio che lasciava alle capacità di lui. Ciascuno di loro era un artista ma insieme creavano una terza creatura: una coppia, perfettamente bilanciata sulla scena e, mi piacerebbe pensare, nella vita. Ovviamente non li ho conosciuti nel privato, ma nel pubblico quel loro amore affiatato mi ha sempre fatto credere che sia possibile amarsi, essere complici, sostenersi e saper ridere insieme.
Di Isabella Galeotti: Ora che mi è passato il magone. (Dalle mie parti significa quando uno ha un nodo in gola, ed è lì lì per piangere.)Riseco a rispondere anche a questo tuo intervento. � molto tempo che volevo farlo, ma non ci riuscivo.
Questa coppia mi ha allevato, televisivamente parlando, li ho sempre visti
insieme, come i miei genitori. Loro viaggiavano con lo stesso sarcasmo, e ironia come avviene nella vita quotidiana di una coppia. Infatti i miei genitori erano proprio come loro due. E come loro due anche i miei, dopo poco dalla dipartita del partner l'altro sì è lasciato andare, non aveva più la verve, non aveva più lo stimolo. Dopo così tanti anni di convivenza
è difficile sopravvivere SOLI.
Di Angela Di Salvo: Certamente con la morte di Sandra Mondaini è scomparsa defnitivamente la coppia "Sandra-Raimondo". Finchè era ancora in vita lei, qualcosa di Raimondo restava ancora. Con la loro morte avvenuta a breve distanza l'una dall'altra, un bel capitolo di storia televisiva si è chiuso. Loro scherzavano ammiccando e alludendo, con ironia e autoumorismo, non conoscevano la volgarità , la platealità e il vociare sconcio e malsano di tanta televisione da spazzatura. Con stile e con garbo hanno recitato i loro ruoli, donando al loro pubblico momenti di simpatia e di allegria.
Che la morte li abbia colti e portati via,non può sorprenderci più di tanto, non erano più giovani e sostenevano coraggiosamente i loro problemi di salute. Ma in televisione essi non moriranno mai, potremo rivederli nelle loro scenette e pensare che non siano mai andati via.
Di Giuseppe Novellino: Anch'io ho amato e apprezzato la coppia Sandra-Raimondo, soprattutto quest'ultimo. L'ho sempre ammirato in primo luogo nel repertorio cinematografico degli anni Cinquanta e Sessanta, e poi nell'indimenticabile duetto di "Un due tre" alla televisione, con Ugo Tognazzi, durante gli anni d'oro del Boom. Quello di Mediaset mi è piaciuto un po' meno: mi è sembrato un po' un sopravvissuto a se stesso. La Mondaini, bravissima, ovviamente. Indimenticabili le sue performance televisive sia in bianco e nero che a colori. L'articolo lascia una buona impressione di amicizia. E' un sincero commiato senza toni celebrativi stucchevoli. Un saluto che sarebbe stato molto apprezzato dall'irresistibile Raimondo.