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Di Simone Pelatti: Ho trovato il racconto poco chiaro, ma lo spunto centrale è interessante: quello di una civiltà intelligente che "gioca" e fa esperimenti con l'universo, ponendolo in condizioni critiche e rischiando di mettere a repentaglio la civiltà stessa, un po' come è stato quando fu inventata e decisa d'usare la bomba atomica, ma in questo racconto le dimensioni sono galattiche. Sinceramente non ho ben capito cosa sia successo, o meglio, credo che manchi un po' di chiarezza su cosa significhi la compenetrazione di due universi.
alcune inesattezze scientifiche, almeno per la scienza terrestre e il sistema internazionale aggiornato al momento in cui sto scrivendo: "19° anno luce di rotazione" non ha senso: gli anni luce misurano le distanze esattamente come i Kilometri, i millimetri e i parsec, mentre le rotazioni si misurano in radianti o in gradi. "astro-mega-kilowatt", tralasciando il significato per me ignoto del prefisso "astro", mega-kilowatt si dice Gigawatt, infatti il prefisso mega indica un fattore moltiplicativo di 1'000'000, Kilo 1'000 e giga 1'000'000'000 = 1'000 x 1'000'000. Chiedo scusa per la forse eccessiva pignoleria ma ritengo che i buoni racconti di fantascienza non debbano ribaltare la scienza attuale ma partire da essa e anticiparne con fantasia le future frontiere, come il grande Asimov ha saputo magistralmente fare. Di Sphinx: Questo breve "racconto" mi lascia un po' perplesso. Sembra una specie di pout pourri che strizza l'occhio alla vecchia fantascienza americana anni '50, unita a una certa ironia sulla convinzione umana di "poter fare Dio". Non a caso forse c'è il nome "Baradan" che ricorda molto il termine ambaradan, cioè "confusione" o "caos".
Ti segnalo un refuso, fu con l'accento. |
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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