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Le altre recensioni o commenti
Di Arcangelo Galante: Racconto assai piacevole e avvincente, nel quale l'autore rivela, con immediatezza, le intenzioni del protagonista, mettendo a conoscenza il lettore dei propositi covati nell'animo. Un incontro tra quattro amici, legati dalla poetica passione e da sentimenti differenti ma, persino, comuni, fondati dall'inadeguatezza di un desiderio di vivere non corrispondente alla loro circondante realtà. La battuta finale non stona troppo, donando persino originalità e un inaspettato effetto sorpresa, atto a colorire il "sugo di tutta la storia". Bravo, Stefano, per la gradita fantasia, adoperata nella narrazione. Un cordiale saluto.
Di Ida Dainese: Racconto carino e sorprendente se non fosse per quella piccola pecca di aver detto troppo presto quello che davvero aveva in mente il protagonista. Il lettore infatti viene ben distratto dall’atmosfera poetica dell’incontro, dal descrivere i personaggi attraverso i loro versi, dal cercare di comprendere il loro disagio rispetto alla vita reale che resta spiazzato, non nel senso buono di sorpreso, dalla parte finale. Il racconto infatti prende una piega diversa, più piatta e grottesca, quasi non facesse parte del resto.
Ti segnalo da correggere: “quella massa… era seduta” e toglierei la battuta finale. Ciao Di Isabella Galeotti: Narrativa col botto. Potrei definirla così. Quattro amici, sembra la canzone di 4 amici al bar, di un circolo fondato da loro. Mi sembrano un pò pochi, vabbe, poi altre piccole incongruenze che si possono benissimo sistemare. Non dovresti dire al lettore, che tanto è incollato al racconto, che Salvo sta innescando una bomba, ma che Salvo sta preparando una fiammante cena e che a breve impiatterà il piatto esplosivo della serata. Comunque nonostante tutto mi è piaciuto.
Di user deleted: Beh, se tu seguissi il mio consiglio, cosa che in genere nessun autore fa (di seguire consigli in genere, dico, non i miei) ma che ti assicuro molte volte andrebbe fatto, cambieresti il finale.
Mi spiego. Un racconto che in alcune parti zoppica ma tutto sommato è avvincente per il semplice motivo che il lettore si pone un sacco di domande nei riguardi di questo strano incontro, ecco, una trama così che termina in quel modo che tutto sommato sarebbe una sorpresa (se solo tu non avessi spiegato alla lettera la faccenda della bomba) lo rovini con una frase conclusiva improbabile, assurda, dozzinale: "che sfiga"? No, bella l'idea, tutto sommato, ma qualcosa da rivedere nella scorrevolezza della narrazione e il finale da riscrivere. Non tutto eh, la battuta. Basta un minuto? ciaocioao |
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(Sam L. Basie)
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