Di Selene Barblan: Grazie mille per il tuo commento, è una grande soddisfazione per me sapere che un mio “prodotto” ha stimolato pensieri, riflessioni, curiosità. Grazie per il tuo commento insomma!

Di Selene Barblan: Beh, ti ringrazio molto Roberto, il tuo commento mi ha fatto molto piacere. È sempre interessante quali mondi possono aprirsi leggendo un racconto, breve o lungo che sia...

Di Mauro Conti: Un complimento particolare al "phatos", all'intensa emozione affettiva (in questo caso verso se stessi) del componimento. Con quali occhi guardare il futuro è un noto dilemma non solo letterario. Il messaggio in bottiglia poi ha in se qualcosa di intrinsecamente romantico. Molteplici le riflessioni proposte e le sensazioni provate.
Mi è piaciuto particolarmente il passaggio: "Poi sono di nuovo qui, anche se il qui non è mai lo stesso": E' vero siamo sempre noi ma a quali condizioni? Costretti a seguire i tempi, gli avvenimenti, le persone, i fatti, le tragedie, i successi, la felicità e le sconfitte. Tutte queste cose ci cambiano, e ci "spostano", di tempo e di luogo.
Stilisticamente composto molto bene. Diretto ma carico di emotività, con l'utilizzo dei periodi corti, senza fronzoli. Solo le parole necessarie da un punto all'altro, che io personalmente adoro. I miei complimenti ancora e penso che andrò a dare un occhio agli altri tuoi pezzi.

Di user deleted: Non perdo mai un lavoro di questa bravissima autrice. Oggi "il mare" viene espressamente citato ma permettetemi questa metafora, nei suoi scritti lo troviamo incessantemente insieme a delle profondità oceaniche. Per niente facili ma irresistibilmente invitanti. Del resto, l'involontario richiamo a un titolo di una novella breve del mio scrittore preferito (per me riferimento privilegiato, perenne, irraggiungibile) mi ha "agganciato" subito: "Manoscritto trovato in una bottiglia". Garantisco l'investimento altamente proficuo del vostro tempo se lo leggerete.
Selene scusa la digressione torno a questa tua piccola perla, e come spesso uso fare aggiungo un avviso, spero di dire cose sensate!
Il mare e non il fiume, perché il fiume è la corrente che scorre mentre il mare è il Tempo che non scorre.
Il mare e non il fiume, perché con le onde smussa il vetro della fantasia.
Il mare e non il fiume perché riflette e rifrange, come la tua lente rivolta al futuro ma che deviando la luce vede il passato.
Il mare e non il fiume perché è al Tempo che affidiamo le nostre speranze.

Ho trascorso qualche giorno al mare ultimamente. Che emozione sarebbe stata trovare una bottiglia con una piccola carta avvolta dentro. E quale dirompente sentimento avrei provato nell'aprirla e riconoscervi la mia stessa scrittura…
Complimenti, come sempre.