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Le altre recensioni o commenti
Di Arcangelo Galante: La caducità delle foglie, spesso dona la sensazione di un viaggio che volge al traguardo. Eppure, la mia romantica natura, mi conduce verso un'altra visione, poiché, il loro staccarsi e cadere, è solo un cambiamento temporale, senza fine. E malgrado l'autore descriva la loro dispersione, dopo la caduta, tutto sommato, anche le foglie morte portano i loro risultati: chissà, forse, potrebbero essere quell'abbraccio malinconico, sotto forma di humus, che, il destinato luogo, rinnova.
Di Giuseppe Novellino: Mi è piaciuta quasi di più la didascalia con quel guardare la luna negli occhi. Comunque il testo, nella sua essenzialità (azzeccato il "senzatitolo")riesce a mettere in risalto il senso della caducità e dell'effimero. Anche noi siamo come delle foglie al vento che, cadendo, si perdono. Una lirica pura veramente degna.
Di Alessandro Napolitano: Quei due nomi messi lì, in cima alla tua recensione, mi fanno arrossire.
Grazie Angela, mi hai regalto uno splendido commento. Di Angela Di Salvo: Un testo di ungarettiana memoria, ma anche Quasimodo ha scritto molte poesie di tale brevità e intensità. La similitudine della foglia che cade oscillando, dopo essersi accostata alle altre che cadono anch'esse, e poi cadere perdendosi, è una chiara similitudine della condizione degli esseri umani. La nostra vita non è altro che un distacco dall'albero da cui abbiamo avuto origine e il tratto di spazio che ci separa dal terreno dove giaceremo per sempre ormai inutili e aridi, è il corso dell'esistenza. Ma anche gli altri sono simili a noi e, anch'essi come foglie, faranno la stessa strada, con essi ci toccheremo, ci sfioreremo ma nella stessa dimensione temporale che ci accompagna non ci fermeremo nè ci possederemo mai: tutti diretti ondeggiando verso lo stesso destino di perdita e di fine. Dei versi brevi e illuminanti, concisi e pregnati, balenano nella mente del lettore in un'immagine di lento movimento che sembra la danza della vita.
Di Alessandro Napolitano: Grazie Dino
torna presto a commentare i miei scritti, mi fa molto piacere Di Dino: Parlando della sera e del vento ad essa correlato in una mia breve poesia"La sera" appunto, ho scritto:
"e dolcemente aiuta a volteggiare la foglia morta stanca di frusciare." I tuoi versi ricordano molto i miei. Che altro aggiungere? Di Alessandro Napolitano: ok alda...siamo intesi allora..
per un msg come il tuo il tariffario prevede antipastino mare monti + pizza + coca cola... Grazie infinite, mi fanno immenso piacere i tuoi commenti ;O) Di AldaTV: Cadono le foglie
rapite da un leggero soffio di vento. ondeggiano, si sfiorano, si toccano; ma cadono e inevitabilmente si perdono. ---------------- la riporto,perchè è veramente una metafora della vita, dolcissima, melanconica, malinconica e vitale e..... perduta... bravo veramente, e se non ti spiace la faccio anche un po' mia. (ops: messaggio di servizio, mi sta pagando per questi commenti così buoni da parte mia!!) Di Bonnie: ..il silenzio, io sento questo,
le foglie alle volte scricchiolano cadendo, queste sembrano non toccare terra, chissà.. fin dove le avrà spinte il soffio di vento Di Massimo Baglione: ...ma se la fortuna vorrà, morranno abbracciate.
Di Bettarm37: mi hanno sempre lasciato un senzo di malinconia, o se vuoi, melancolia, le foglie che cadono in autunno. forse perchè una parte di me è autunnale, languida... credo che tu abbia scritto di meglio, ma è interessante cimentarsi con cose nuove: non ho mai letto tue poesie e presumo sia la prima. magari sbaglio. le tue foglie le vedo: mi addolora che si disperdano dopo essersi solo sfiorate... Betta
Di Alessandro Napolitano: animo poetico...vai a leggere i miei raccontucci poi ne riparliamo
;O)) grazie |
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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