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Le altre recensioni o commenti
Di Ida Dainese: Un racconto ben scritto che lascia un pensiero intrigante su quale sia la vera realtà, quando siamo svegli o quando dormiamo, sempre che si riesca a distinguere. Questo protagonista conosce la differenza ma vorrebbe capovolgere la cosa. I suoi sogni sono molteplici, esuberanti, esplosivi, paurosi, pieni di una fantasia che muove emozioni, sentimenti e brividi. La sua realtà da sveglio è apatica e dormiente, immutabile nonostante gli sforzi, proprio come un incubo, un lento percorso verso la morte. Mi piace la musica che accompagna questa storia, come una voce stregata che suggerisce di percorrere e scoprire, non di fermarsi e nascondersi.
Di Mauro Conti: Forza e coraggio Andr
scegli tu se rossa o blu ma mi raccomando, con l'acqua e non con la grappa ![]() ciao. Di Andr60: Una sensazione comune, per chi conduce (come me) un'esistenza routinaria e sa che non cambierà nulla fino alla pensione, se ci sarà.
Però il rimedio c'è: pillola rossa o pillola blu? Di Mauro Conti: Grazie Marcello. Non farti traviare dal genere di racconto che ho inserito in questa gara autunnale. Lo stile che trovo più affascinante è proprio questo, di questo "spaccato". Un po' lugubre, un po' macabro ma a me intriga moltissimo. No, non preoccuparti, sono solo racconti frutto della mia mente, è solo invenzione. Nella vita sono tutt'altro che una persona triste, anzi.
Verrò più spesso a leggere i tuoi componimenti, oggi ne ho letti un paio, veramente ben scritti e molto profondi. Purtroppo io non sono capace di scrivere su quel genere ![]() ciao alla prossima. Di Marcello Rizza: Ciao Mauro. È il tuo primo racconto che leggo. Approfondirò le tue opere. È un quadro un po triste, alquanto desolante, assolutamente realistico che vedrei volentieri pubblicato in una raccolta di spaccati di vita immediata. Mi auguro che sia solo un racconto e non anche la tua vita, comunque ci raccontiamo sempre. Bello!
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Grazie, e buon lavoro!
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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