Le altre recensioni o commenti
Di Giancarlo Rizzo: Né critica né complimento naturalmente. La protagonista pensa: "ho sbagliato ad arruolarmi; aveva ragione chi diceva che la guerra non è per le donne". Lo dice perché in quel momento ne è convinta. Questa è la storia che hai scritto.
La descrizione mi è piaciuta molto ma non discuto con la morta. L'autore voleva dire altro? Ibbieffe ha innescato la discussione e come dice Stefyp ci sono volute le spiegazioni per capire.
Di Stefyp: La tua spiegazione rende il racconto sensato, io non avevo dubbi che nelle tue intenzioni lo fosse. La difficoltà, mi rendo, conto è sempre quella di far cogliere le nostre intenzioni al lettore. In poche righe è difficilissimo, ma tentarci è affascinante. Quindi complimenti.
Di Solo Racconti Di Fantasia: In breve, il racconto descrive gli ultimi istanti di vita di una soldatessa, colpita a morte in un conflitto a fuoco.
Mi dispiace che l'introduzione e il racconto non ti siano stati chiari, cercherò di spiegarmi meglio.
Il consiglio che non ha ascoltato la soldatessa (cioè quello accennato nell'introduzione) è quello secondo cui la guerra non è fatta per le donne, che le è stato detto da persone a lei vicine.
Alla fine si sente una stupida per non averlo ascoltato e si pente di essersi arruolata: infatti pensa che, se non fosse andata a combattere, sarebbe ancora viva e in salute, e non moribonda in mezzo a un conflitto.
Il ragionamento secondo cui la guerra non è fatta per le donne è errato (ovviamente), la protagonista si convince che sia vero solo perché sta morendo e desidera essere rimasta a casa al sicuro. Ma ormai è troppo tardi.
Nei prossimi racconti, cercherò di essere più specifica sia nelle introduzioni che nelle narrazioni.
Di Solo Racconti Di Fantasia: Non ho capito se "No comment" è una critica o un complimento, mi spiace
Di Solo Racconti Di Fantasia: Nemmeno io penso che la guerra sia fatta per gli uomini piuttosto che per le donne, ci mancherebbe. Lo pensano le persone vicine alla protagonista e anche lei è arrivata a questa conclusione (errata): infatti, nei suoi ultimi istanti di vita, si pente di essersi arruolata perché se avesse ascoltato la gente e avesse lasciato "la guerra agli uomini", sarebbe ancora viva e non moribonda in un campo di battaglia
Di Giancarlo Rizzo: Ma sì, è un flash, un momento; l'ultimo momento di vita e il sapore del sangue è la cosa che stupisce di più. Rapidi pensieri di consapevolezza della fine. Come mai succede? Ho sbagliato… sono una donna; non dovrei essere un soldato!
La guerra non è fatta per le donne: me l'hanno sempre detto, ma io non ho mai ascoltato.
No comment!
Di Stefyp: La stagione del Dragone @11
Mi sfugge proprio il senso di questo racconto. A cominciare dall'introduzione. Qualcuno ha consigliato qualcosa a qualcun altro? Dal racconto non si direbbe e quindi metterlo lì è inutile.
Perchè si sente una stupida? Per essere stata ferita? Per non aver seguito il consiglio di cui sopra ed essere andata in guerra? Se non lo specifichi meglio è inutile dirlo.
E poi la guerra non è cosa e basta, al di là del genere. Se invece questa affermazione presuppone un ragionamento di qualche tipo dillo anche a noi. Mi spiace ma così com'è scritto il racconto dice troppo poco.
Di user deleted: Non lo so. Una particolare sensazione di infastidimento ha pervaso la mia mente dopo aver letto questo tuo brevissimo racconto. La guerra non è fatta per le donne e la protagonista è stata colpita e morirà a breve… ma i soldati maschi i proiettili li schivano per talento naturale, oppure i loro corpi vengono trapassati da parte a parte ma i tessuti mascolini possono rigenerarsi istantaneamente? La guerra non è fatta per nessuno, una buona mira non dipende dal sesso e nemmeno essere o meno colpiti dai nemici. Comunque mi è piaciuto e mi ha fatto perfino fare polemica : quindi ha fatto presa, eccome.