




Descrizione: da definire...
Incipit: Lacerazione, violazione, asfissia, rifiuto, pena, oggetto, vittima, perdita, solitudine, negazione, …

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Le parole sono formate da fonemi e se scritte sono una sequenza di lettere così come un brano musicale è una sequenza di note. Ridurre tutto a "sequenze di impulsi" che creano mappe, che a loro volta si organizzano in mappe più complesse chiamate emozioni, che generano sentimenti – tutto assolutamente costituito da energia fisica tipo elettrica - per finire in azioni mi sembra appunto riduttivo.
Però poi lui stesso scrive una serie di parole sapendo bene di innescare reazioni emozionali nel lettore suscitando magicamente immagini da tutti conosciute.
Come mi piace dire: La parola crea. L'immagine vive. Scrivere è magia!
E qui sta il punto.
Carlocelenza nel suo commento al mio testo "spirito?" diceva:
"L'unica strada da seguire è per ora la descrizione matematica di quel che vediamo, cosa di cui sono assolutamente incapace, il linguaggio infatti ci trae in inganno. Le parole ci fregano, meglio imparare a capire da dove vengono, come e perché si formano."
Il linguaggio è la dimostrazione più eclatante della unicità dell'uomo rispetto agli altri esseri viventi. Parlo del linguaggio delle parole, non quello comportamentale che invece è alla portata di tutti. È la parola la caratteristica che ci rende speciali.
E la parola è imperfetta perché non è rigida, univoca, matematica; la parola è flessibile perché deve essere interpretata. Perché ad ogni parola corrispondono innumerevoli immagini diverse, perché quello che conta è anche il contesto in cui essa è inserita. Le immagini o mappe che dir si voglia delle parole sono spesso temporanee e vengono ricostruite di volta in volta e questo è incredibile e meraviglioso. Il linguaggio parlato o scritto deve essere interpretato ogni volta e ogni volta fornisce immagini differenti lasciando inalterato il concetto che vuole far capire.
Come è possibile che pur cambiando immagini i concetti siano comprensibili? Allora la comprensione non dipende esclusivamente dagli impulsi quanto dalla loro interpretazione.
La nostra consapevolezza è in grado di comprendere un concetto e di saperlo generalizzare e in questo consiste la "magia".
Cosa significa sono comprensibili? Chi è che comprende il significato delle mappe di un concetto?
E soprattutto, le comprende in che modo? Confrontandole con quelle passate che ha in memoria?
E registrando quelle diverse per futura memoria associandole alla mappa del concetto?
(continua)
forum/viewtopic.php?t=6792
Mi spiegheresti la tua opera?
Mi ha incuriosito ma, sono sincero, non mi è chiara.
Vorrei che mi aiutassi a capire, così da poterla apprezzare.
Premetto che quel concatenarsi di parole è stato forte come lettura, ma senza una spiegazione almeno io non posso arrivare a poterla apprezzare a pieno.
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