HUMAN TAKE AWAY
Umani da asporto
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Racconto vincitore dell'Adunanza 2011 e Menzione speciale della Giuria al premio Giulio Verne 2012, presso la LevanteCon di Bari, con la seguente motivazione: "Il racconto è spiritoso e presenta un lato divertente della fantascienza che, nella maggioranza dei casi, è sempre cupa".
Umani da asporto
"Human Take Away" è un racconto corale dove gli autori Alessandro Napolitano e Massimo Baglione hanno immaginato una prospettiva insolita per un contatto alieno. In questo testo non è stata ideata chissà quale novità letteraria, né gli autori si sono ispirati a un particolare film, libro o videogioco già visti o letti. La loro è una storia che gli è piaciuto scrivere assieme, per divertirsi e, soprattutto, per vincere l'Adunanza letteraria del 2011, organizzata da BraviAutori.it. Se con la narrazione si sono involontariamente avvicinati troppo a storie già famose, affermano, non era voluto. Desiderano solo che vi gustiate l'avventura senza scervellarvi troppo sul come gli sia venuta in mente.
Copertina di Roberta Guardascione.
Gli autori ringraziano tutti i partecipanti all'Adunanza 2011, perché grazie alle loro note e ai loro consigli questo libricino ha visto la luce.
HTA ha vinto anche la Menzione speciale della Giuria al premio Giulio Verne 2012, presso la LevanteCon di Bari, con la seguente motivazione: "Il racconto è spiritoso e presenta un lato divertente della fantascienza che, nella maggioranza dei casi, è sempre cupa".
Disponibile anche in EBook: pubblicazioni
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Non amo molto la fantascienza. Sono consapevole che è un mio limite ma mi riesce difficile accettare situazioni poco realistiche e memorizzarle nel prosieguo dei racconti.
Nel caso di "Human Take Away" sono stato invece coinvolto subito dal ritmo brillante, dalla scelta della narrazione alternata e da una fluidità di linguaggio che ha reso piacevole una vicenda che, per quanto surreale, ha un riscontro amaro con l'attualità. Il parallelo delle considerazioni politiche mondiali odierne con quelle descritte nel testo è di una verosimiglianza sconcertante.
Il racconto avvince subito e, cosa ancora più importante, alla fine lascia un interrogativo: "E se fosse davvero così?"
E se fossimo delle mucche al pascolo per qualcuno che ha bisogno di tanto cibo? Come ci sentiremmo se fossimo noi a essere stati allevati per tutto il tempo in attesa della macellazione? Questo è lo spunto che dà agli autori la scusa per trattare invece dell'animo umano, capace allo stesso tempo di tanto amore e indiscriminato spietato egoismo. In questa parodia originale di una invasione aliena seguiamo la breve vicenda di una coppia legata da un profondo amore, e della tragica decisione dei capi di Stato per affrontare l'emergenza aliena: due storie apparentemente senza legame ma che vedrà alla fine unite per il bene della razza umana. Una lettura tutta d'un fiato insomma, con molti lati ironici e paradossali, con un pizzico di tristezza e con un finale, sono sicuro, costato tanto ai due autori.
Bel racconto di fantascienza, la trama compatta e la successione di vicende avvincenti rendono la lettura veramente piacevole. Facendo leva su una delle ataviche paure umane, la perdita del gradino più alto nella catena alimentare, il pretesto narrativo non è solo intrigante, ma anche molto ambizioso. Gli autori propongono la loro personale versione della creazione e della possibile estinzione della razza umana. Scusate se è poco! Ho particolarmente apprezzato le implicazioni socio politiche esaminate. Il finale non brilla per originalità, ma data l'evoluzione della storia credo si possa affermare che è il più logico. L'unica osservazione che faccio agli autori riguarda gli aspetti drammatici del racconto: forse potevano essere resi più intensi.
Un racconto che si legge piacevolmente, tra sorrisi e brividi.
Una storia quasi normale, di cattivi che potrebbero essere buoni, di buoni che si rivelano cattivi, di tragedie annunciate, di orrori nascosti, dove le decisioni sono in mano ai meschini, dove l’eroe non è quello che ha il potere, ma è comunque il più forte. Una storia amara come la realtà, raccontata con uno stile fluido, ironico, che affascina il lettore con infinite note divertenti e gli fa venir voglia di credere, fino alla fine, che tutto forse è successo per davvero.
Complimenti a Massimo e Alessandro per HTA: ci raccontano una storia molto seria con un tono dissacrante e leggero. A me ha fatto pensare alla storia dell'uomo qualunque, eroe nel suo quotidiano, spesso vittima delle illogiche strategie dei potenti che solo un'emergenza aliena potrebbe giustificare (e forse nemmeno quella).
Molto belli anche i due racconti che accompagnano HTA.
"L'avversario" di Massimo interpreta la competizione tra le specie viventi e la sua chiusura mi ha fatto urlare mentalmente un "e vai così!" perché mi ha fatto riassaporare un gusto provato leggendo un famoso racconto che non citerò per evitare spoiler.
"L'ultimo flash" di Alessandro mi è piaciuto per l'atmosfera molto ben resa e per l'inquietudine che mi ha suscitato l'esperienza del contatto narrato.
Complimenti di nuovo!