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L'inferno di diritto

(saggio filosofia, breve - per tutti)
Tempo di lettura: meno di 5 minuti
20 visite dal 23/04/2022, l'ultima: 3 mesi fa.
2 recensioni o commenti ricevuti
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Descrizione: da definire...

Incipit: Vorrei ampliare un minimo una mia riflessione a riguardo dell'eventuale nostro post mortem. Ultimame…


L'inferno di diritto
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recensore:
avatar di Giancarlo Rizzo
nwGiancarlo Rizzo
$ donatore 2022 (2 dal 2021)

Recensione o commento # 1, data 16:29:56, 23/04/2022
Punto 3
Abbiamo appena appurato che il nostro ruolo concesso e dato da Dio, è quello di comprendere ed assecondare questa nostra comprensione del creato, affinché esso stesso abbia ragione di esistere in funzione di noi affinché possiamo avere possibilità di essere e quindi esistere grazie al volere creativo di Dio che ne è artefice e al contempo conoscitore del suo intero.
O te l'ha detto Dio o la tua logica buca. Non sei tu che hai creato il tuo dio con la tua "intuizione"?



recensore:

risposta dell'autore, data 16:43:54, 23/04/2022
"esso stesso" si riferiva al creato, non a Dio. Adesso correggo se si capisce come riferimento a Dio invece.



recensore:

risposta dell'autore, data 16:54:53, 23/04/2022
Abbiamo appena appurato che il nostro ruolo concesso e dato da Dio, è quello di comprendere ed assecondare a questa nostra comprensione il creato stesso, affinché esso stesso abbia ragione di esistere in funzione di qualcosa (noi) e noi abbiamo, possiamo a nostra volta avere possibilità di essere e quindi esistere grazie a lui, quindi grazie al volere creativo di Dio che ne è artefice e al contempo conoscitore del suo intero ciclo, inizio, sviluppo e fine.

Intendo che il creato (l'universo) ha ragione di esistere perché noi possiamo comprendendo noi stessi e quello che ci circonda dargli ragion d'essere. Quindi Dio creando il creato, ha dato a noi che siamo vivi grazie alla sua stessa evoluzione (del creato) anche la rragione di esistere del creato stesso (quindi come una casa delle bambole (avendo io una figlia), sarebbe inutile avere una casa senza le bambole dentro non trovi? (questo è solo per comprendere il concetto, non che noi siamo i burattini di Dio, perché comunque a dispetto dei giocattoli noi abbiamo comprensione di noi stessi, quindi responsabilità nelle scelte derivate da questo, all'interno di questa realtà, anche se esse sono state già, come spiegato, state compiute).



recensore:

risposta dell'autore, data 17:04:08, 23/04/2022
Comunque da certi lati sarebbe meglio che bucasse, lascierebbe così speranza in altro dopo la morte, ma purtroppo in questo credo che la logica non buca. Io comunque ripeto che accetto tutto questo serenamente, mi basta sapere che c'è un Dio, che in ogni caso tutto questo fa parte di un volere e non del caso, altro non mi serve sapere a prescindere da come noi risulteremo alla fine da tutto ciò come ho cercato di spiegare qui. Comprendendo tutto quello che posso comprendere ora capisco che il cercare o sperare qualcosa dopo la morte sia solo ancora tutto frutto di egoismo. Questo però da molto più senso e grandezza alla nostra di vita e realtà personale, anche se come tutto su questo piano ha un inizio e una fine. L'immortalità e l'onniscienza preferisco lasciarla a Dio non a noi, neanche come eventuale "nostro" ritorno da materia a spirito (soffio) una volta cessato questo universo.



recensore:

risposta dell'autore, data 17:22:03, 23/04/2022
Se è vero che non abbiamo un'anima, cosa dovrebbe tornare a Dio di noi? Se ha potuto creare materia derivata da quello che posso immaginare come sua volontà (soffio), se la materia derivata (l'universo) è solo materia senza spirito, una volta cessata di esistere la materia, cosa rimane?



recensore:

risposta dell'autore, data 17:35:58, 23/04/2022
Ecco non più spirito, ma volontà creativa, come noi.

Quando immagino Dio lo immagino indefinito spirito (quindi non do nessuna forma, neanche di energia, ma invece spirito perché rende a noi comprensibile l'idea proprio perché è indefinita).

Questo Tutto di spirito fuori dal concetto di tempo e spazio (dell'universo), può con la propria volontà creare e dare vita alla materia (soffio).

Così come per noi quando creaiamo o diamo vita a qualcosa o qualcuno non diamo spirito, ma tramite la nostra volontà (pulsioni emotive), diamo materia al pensiero, tramite l'uso di altra materia fin anche vita stessa (materia biologica, derivata sempre da atomi).

Quindi se noi siamo espressione di Dio (e lo siamo proprio in base alla nostra consapevolezza), se nei nostri limiti siamo espressione diretta di lui, allora per logica per darmi soluzione a me comprensibile, adotto (senza poterne comprendere né meccanismi né tantomeno i perché dietro questa) la stessa logica che adopero io. Quindi posso ipotizzare solo tramite logica le cause effetto che ci portano alla situazione attuale. Logica che è espressione di Dio in noi, non la sua logica sia chiaro, ma la nostra. Quindi non mi sostituisco io a Dio con la mia logica, ma prendo solo comprensione dei fatti per quello che sono e per quello che posso intuire senza per questo, conoscere né comprendere in nessun modo la "logica" di Dio.



recensore:
avatar di Giancarlo Rizzo
nwGiancarlo Rizzo
$ donatore 2022 (2 dal 2021)

Recensione o commento # 2, data 19:50:39, 23/04/2022
… diamo materia al pensiero, tramite l'uso di altra materia fin anche vita stessa (materia biologica, derivata sempre da atomi).
Cosa vuoi dire? che il pensiero fa muovere la materia?
Come fa il pensiero immateriale, spirituale a muovere gli atomi?



recensore:

risposta dell'autore, data 22:16:13, 23/04/2022
No infatti mi ero espresso male, non si capiva bene quello che volevo dire, poi mi sono corretto se rileggi il testo. Quello lo può fare solo Dio per questo non lo possiamo comprendere né capire, noi possiamo farlo solo tramite uso di altra materia, sia nel creare cose che nel generare figli, ma credo che Dio non abbia usato parte di sé (spirito) per creare tutto questo, ma solo volontà creativa, un po' come noi, ma la nostra volontà creativa necessita anche di materia per essere portata a compimento e quindi realizzata in ogni sua concezione (dentro la nostra realtà niente si crea dal niente, Dio può perché è esso stesso al di fuori di questa realtà e delle leggi presenti all'interno da lui stesso volute, altrimenti noi saremmo già suo pari e comprenderemmo già ogni cosa, se così non fosse).





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