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Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.

Grazie della lettura, dei complimenti e anche delle critiche che servono a migliorare. Non mi sembrava di aver esagerato con le allusioni sessuali, ma prendo atto dell'opinione. Ultimamente in altri racconti ho in effetti messo l'etichetta "per adulti" proprio per… (continua)
La trama mi è piaciuta, anche se alcuni personaggi non mi sono familiari. Sembra uscita dalla serie a cartoni degli anni 90. Potrebbe forse diventare un episodio doppio. Tuttavia, avrei evitato i riferimenti sessuali, soprattutto quelli con linguaggio "colorito"… a… (continua)

Un racconto piacevole che riesce a raccontare e farti immedesimare nel protagonista, portandoti con lui nella scena. L'autore descrive varie situazioni… (continua)
L'autore ha un'ottima scrittura; apprezzo molto le descrizioni grazie alle quali sono stato in grado di immedesimarmi con il… (continua)
Un racconto in grado di prenderti per mano e e trascinarti nel viaggio che fà il protagonista.l'autore riesce a descrivere luoghi, situazioni e pensieri nei quali ci si immedesima.La storia… (continua)

Ad Antonio: Ricevuto. E quindi siamo… (continua)
No, in realtà siamo in tre, perché il mio commento parlava più di un concetto di morte e non di "differenze sociali": di cui io condivido pienamente quello che hai scritto. E quando parlavo di diversità tra le persone, non… (continua)
Grazie Jacopo! Almeno siamo in due a pensarla… (continua)
Se la morte è uguale per tutti è semplicemente perché non risparmia nessuno (In questo senso interpreto "a livella" del grande Totò). Ma quello che c'è DOPO nessuno lo può sapere (potrebbe esserci il tutto con eventuali criteri o il… (continua)
Difatti, avevo pensato che fosse stata lei a uccidere il padre quando ho scritto "schizofrenico", ma non ne ero troppo sicuro, perché ho pensato anche che, magari, la ragazza fosse già malata prima e il padre suicida. Ora è tutto… (continua)