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Una canzone dedicata ai mendicanti è molto interessante. In questo caso, le parole del testo, che presentano già una loro musicalità e una loro armonia, ci portano a riflettere sulla condizione di coloro che vagano sui marciapiedi e nelle stazioni in cerca di elemosina. Bella la conclusione, dove l'autore invita a guardare attentamente il volto del mendicante, nel quale si riflette quello di tutti noi.
In effetti il testo è ancora poesia, a differenza degli altri miei lavori che invece sono già canzoni. Grazie per la significativa recensione e per l'apprezzamento.
I borboni vivono da reietti, dimenticati dal mondo. Passiamo vicino a loro ed evitiamo di guardarli in faccia, forse perchè ci vergogniamo di vivere una condizione di previlegio rispetto alla vita che conducono loro, mendicando a ogni angolo di strada, senza una famiglia, senza il calore di una casa, senza nessuno che si prenda cura di loro. Il testo della canzone accende i riflettori su questa parte di umanità e ci invita a una sana riflessione. Bel testo, originale e pieno di sensibilità .
"guardati per un attimo allo specchio e ti ritrovi" una frase molto significativa. Stiamo diventando tutti barboni, o forse no perchè per tanti di loro è una scelta di vita, noi invece viviamo in una società che non è più tale. Siamo soli, l'amicizia, la solidarietà e il calore umano stanno diventando merce sempre più rara, travolti come siamo dalla vita frenetica che non ci consente di fermarci, nemmeno per una parola di conforto per chi sta peggio di noi, eppure a volte una parola è quello che serve di più.
Un testo poetico molto veritiero e riflessivo che narra una triste verità, quella dei barboni, oggi chiamati clochards, i quali vivono invisibili dagli occhi di chi non dona loro attenzione, aiuto e, soprattutto, amore e rispetto per la dignità umana che possiedono. Sinceri complimenti per la sensibilità dimostrata dall'autore per il tema trattato, ancora oggi attuale.
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